“Un passo avanti per il Lazio”
Un edificio completamente rinnovato, cinque piani di servizi e un obiettivo chiaro: portare la sanità sempre più vicina alle persone. È stata inaugurata questa mattina la nuova Casa della Comunità di via Antistio 15, nel cuore del VII Municipio, all’interno della Asl Roma 2.
Al taglio del nastro erano presenti il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, insieme al direttore generale della Asl Roma 2, Francesco Amato, al direttore del Distretto 7, Roberto Testa, e al direttore regionale alla Salute e Integrazione Sociosanitaria, Andrea Urbani.
La struttura, riqualificata grazie a un finanziamento PNRR di oltre 1,27 milioni di euro, rappresenta uno dei nuovi poli HUB del sistema sanitario territoriale del Lazio. In tutto 788 metri quadrati completamente ristrutturati, con spazi moderni e tecnologie aggiornate per offrire cure di qualità in un ambiente accogliente e funzionale.
Oggi la Casa della Comunità dispone di un Punto Unico di Accesso, ambulatori per le Cure Primarie e la Continuità Assistenziale, un Punto Prelievi, un servizio di Radiologia di base, sale per la Chirurgia Ambulatoriale con annessa sterilizzazione e ambulatori specialistici per Cardiologia, Gastroenterologia e altre discipline.
«Con la Casa della Comunità di via Antistio prosegue la costruzione di una sanità nuova: più vicina, più accessibile, più umana», ha sottolineato il presidente Francesco Rocca. «Ogni inaugurazione è un passo avanti verso un sistema capace di rispondere ai bisogni delle persone nel luogo in cui vivono. Qui restituiamo ai cittadini una struttura moderna, efficiente e pienamente operativa, grazie a un investimento concreto che unisce professionisti, tecnologie e competenze».
Rocca ha anche ringraziato medici, infermieri e personale sanitario della Asl Roma 2 «per l’impegno e la dedizione con cui hanno continuato a garantire i servizi anche durante i lavori di riqualificazione».
A evidenziare la portata innovativa della nuova struttura è stato anche il direttore generale della Asl Roma 2, Francesco Amato:
«In questi luoghi si sta cambiando il modo di fare sanità. L’innovazione non è solo tecnologica, ma culturale: il paziente non è più un caso clinico, ma una persona seguita da un’équipe multidisciplinare. È come passare da un solista a un’orchestra in cui ogni competenza contribuisce al benessere collettivo».
I lavori, durati 15 mesi, hanno previsto un’ampia riorganizzazione degli spazi interni, la posa di nuove pavimentazioni, l’ammodernamento degli impianti elettrici e la realizzazione di una sala chirurgica attrezzata.
L’apertura della sede di via Antistio rappresenta un nuovo passo del piano regionale di potenziamento della sanità di prossimità, che prevede l’attivazione di decine di strutture analoghe su tutto il territorio.
È infatti la terza Casa della Comunità inaugurata quest’anno, dopo quelle di via delle Averle a Torre Maura e di San Nemesio nel complesso del CTO “Andrea Alesini”.
Con queste aperture, la Regione Lazio punta a ridisegnare il modello di assistenza, portando i servizi essenziali “sotto casa” dei cittadini, riducendo le liste d’attesa e rafforzando il legame tra ospedale e territorio.
«Una sanità pubblica di prossimità, fondata su equità, accessibilità e fiducia – ha concluso Rocca – perché ogni cittadino del Lazio ha diritto a cure di qualità, vicino alla propria casa».
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