Toscana

Un mese per l’estradizione di Maffia


“Fino quando il sospettato non lo avremo qui, credo che potranno emergere ben poche novità”.  Così il questore di Bologna, Antonio Sbordone, spiega la fase di stasi nelle indagini sul delitto di Bologna, quello in cui l’aretino Luca Monaldi e il marito, Luca Gombi, hanno perso la vita. 

“Tutto quello che doveva essere fatto credo sia stato fatto – ha spiegato a Bologna Today – e, come abbiamo più volte messo in evidenza, anche nei tempi giusti e con la giusta efficacia. C’è poco da chiarire in verità. Tuttavia, una volta che Gennaro Maffia sarà tornato a Bologna e verrà interrogato, potrà fornire delle indicazioni utili. Suppongo ci vorrà circa un mese”.

Sbordone ha spiegato che le indagini lampo condotte dagli inquirenti bolognesi potrebbero subire un rallentamento in at attesa del trasferimento di Maffia dalla Spagna all’Italia. Solo al suo rientro potrà essere sentito.  

Il duplice omicidio è avvenuto alle prime luci dell’alba dello scorso 2 giugno. Subito dopo Maffia è uscito dall’appartamento della coppia e in cui lui stesso viveva come inquilino, si è diretto all’aeroporto e ha preso un volo per Barcellona. All’arrivo è stato fermato. Nei confronti del 48enne, il gip bolognese Claudio Paris ha emesso un mandato di arresto europeo. Attulamente Maffei si trova a Madrid – dove è stato trasferito dopo l’arresto – ed è a disposizione del tribunale nazionale dell’Audiencia Nacional, che dovrà procedere nel disporre il rimpatrio. Per la sua estradizione però, ha spiegato Sbordone, probabilmente sarà necessario attendere “almeno un mese”.

Solo dopo il rientro e dopo gli interrogatori degli inquirenti la salma di Monaldi potrà essere riportata nella sua Terontola, dove sarà tumulata, accanto ai genitori. 


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