Abruzzo

“Un gesto che non ci rappresenta”


Proseguono le polemiche dopo la diffusione della foto di una maglietta con il simbolo delle Brigate Rosse al congresso dei Giovani Democratici di Vasto. A intervenire è il segretario regionale Saverio Gileno, che prende le distanze dall’episodio.

«Come Giovani Democratici ci dissociamo da quell’immagine e da ogni tipo di interpretazione – dichiara Gileno –. Ho già chiesto la rimozione della foto dai social su cui è apparsa, che non sono canali ufficiali del GD. Il ragazzo che la indossa non è un dirigente della nostra organizzazione e non ricopre alcun incarico né nei GD né nel Partito Democratico. Il suo gesto non può essere considerato espressione della nostra comunità politica e prenderemo provvedimenti negli organi del partito».

Il segretario sottolinea la posizione del movimento: «Siamo pienamente consapevoli delle ferite ancora aperte degli anni di piombo, una stagione buia segnata da terrorismo, sangue e violenza. Non scherziamo, non minimizziamo e non autorizziamo ironie o revisionismi su un tema che ha segnato la vita democratica del Paese e il sacrificio di troppe vittime innocenti».

Gileno ribadisce che i valori dei Giovani Democratici sono quelli della Costituzione, della democrazia e dell’antifascismo: «I nostri modelli sono Guido Rossa e Aldo Moro, vittime della violenza brigatista. Non accettiamo lezioni da chi, come Gioventù Nazionale, tace sui saluti romani e sulle ambiguità neofasciste. La violenza politica si condanna sempre, senza distinguo e senza convenienze».

E conclude: «I Giovani Democratici Abruzzo continueranno a essere presidio di democrazia e partecipazione. Non sarà certo una maglietta di pessimo gusto a metterci in discussione. La nostra storia e la nostra azione quotidiana parlano chiaro».


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