un arresto – Il Tempo

Attimi di terrore in centro a Roma. Una coppia di turisti tedeschi, un uomo e una donna, è stata aggredita a scopo di rapina nei pressi di Largo Torre Argentina. Tre uomini, presumibilmente nordafricani, hanno avvicinato i due giovani e, approfittando della momentanea distrazione del fidanzato, molestato la giovane con frasi volgari e palpeggiamenti. A quel punto, per difendere la compagna, il ragazzo è rimasto coinvolto in una violenta colluttazione con i tre aggressori, poi culminata con l’uso di spray urticante da parte di uno di loro che voleva così guadagnarsi la fuga. Decisiva per la ricostruzione dei fatti è stata la testimonianza di un tassista di passaggio e di un agente di polizia libero dal servizio appartenente al Commissario Appio, che è intervenuto per sedare la lite e ha poi fornito informazioni preziose agli agenti del Commissariato Viminale giunti immediatamente sul posto. Fondamentale è stata la descrizione di uno dei tre malviventi, un 25enne tunisino irregolare, che è stato arrestato per tentata rapina in concorso.

L’uomo individuato indossava una maglietta nera con scritte gialle e, secondo la versione fornita dai testimoni, avrebbe aggredito fisicamente la coppia per impossessarsi del cellulare e della collana della ragazza. Mentre le vittime si recavano presso il Distretto Trevi Campo Marzio per formalizzare la denuncia, gli agenti del Commissariato Esquilino, impegnati in una battuta di ricerca nell’area, hanno individuato un ragazzo corrispondente esattamente alle descrizioni fornite, notato mentre cercava di nascondersi alla vista della pattuglia in via del Corso. Fermato per un controllo, ha da subito mostrato segni di nervosismo e insofferenza, rispondendo alle domande in maniera confusa e contrastante. Accompagnato negli uffici di polizia, è stato successivamente riconosciuto dalle vittime come uno degli autori materiali dell’aggressione. Il giovane, venticinquenne tunisino risultato irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato per tentata rapina in concorso. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’operato della Polizia con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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