«Un anno dopo la tragedia mi è rimasto Benedikt. Con lui una seconda vita» – Cronaca
BOLZANO. «La gente ci ferma per strada oppure ci chiama, chiedendo in che modo riusciamo ad andare avanti. E con che forza abbiamo trascorso le settimane, i mesi dopo una tragedia del genere. La nostra vita è cambiata, è chiaro, non è paragonabile a quella precedente. Ogni mattina però, quando io e Benedikt ci svegliamo e facciamo colazione davanti alle loro fotografie, riusciamo a dare un senso nuovo alla nostra giornata. Ci abbracciamo, ci salutiamo, lui va a scuola, io al lavoro, e ci rivediamo il pomeriggio. Loro vorrebbero così». È il racconto di Christian Tschurtschenthaler, un anno dopo l’incidente stradale che gli ha portato via la moglie Monika Stauder, 47 anni di Sesto Pusteria, i figli Matthäus e Kassian, di 7 e 10 anni.
L’auto su cui viaggiavano il 22 gennaio 2024 si trovava all’altezza di Assling nel Tirolo orientale quando, nell’affrontare una curva a destra, la loro Fiat Panda ha invaso la corsia opposta ed è andata a schiantarsi frontalmente contro un autobus di linea. Un impatto tremendo, che fu fatale a tutti tranne che al figlio maggiore, Benedikt, 15 anni.
Per settimane la sua sorte è rimasta appesa ad un filo.
L’intervista di Aliosha Bona a Christian Tschurtschenthaler sull’Alto Adige oggi (21 gennaio) in edicola e sull’edizione digitale