Marche

ultimi ciak al liceo artistico

ASCOLI – Sarà presentato in prima assoluta in primavera ad Ascoli, il docu-film di Gabriele Ogiva, “L’eclissi di Sara”. La città ha prestato le migliori location, ma altre scene sono state girate a Montemonaco e Montegallo. Alcune suggestive sequenze hanno avuto luogo a Castignano durante l’allestimento di Templaria. Ultimi ciak al liceo artistico Licini, dove sono state girate alcune delle più drammatiche sequenze del lavoro, incentrato su una ragazza la cui crescita è caratterizzata da problematiche particolarmente delicate oltre che attualissime, quali il bullismo e l’autolesionismo.

Il tema

Il lavoro, che ha visto coinvolti circa cinquanta comparse e una decina di attori, ha come protagonista il personaggio di Sara, interpretato negli anni adolescenziali dalla 15enne Elena Schiavoni e poi, da ragazza più adulta, incarnato da Iole Mazzone. Le riprese finali della pellicola, accompagnate da discussioni in classe con gli stessi studenti dell’istituto affrontando proprio i drammatici temi trattati dal progetto, sono state per tutti molto emozionanti. Le quattro studentesse che hanno interpretato la scena dell’aggressione ai danni della giovane bullizzata – Cecilia Mazzocchi, Kristal Rossi, Asia Tranquilli e Melania Triolo, tutte frequentanti la classe III G – alla fine delle riprese sono rimaste così sconvolte da arrivare a piangere. «Hanno chiesto anche scusa a colei a cui, per motivi di copione, avevano fatto del male su set» ha rivelato il regista dorico Gabriele Ogiva, raccontando con il vicepreside Maurizio Calenti di un clima, quello che da sempre vige nella scuola ascolana, costituito da grande collaborazione e da un miracoloso rispetto tra gli alunni.

La realtà e la finzione

«In più, la tragedia di Senigallia era appena avvenuta e tutta la troupe era estremamente sensibile a quell’accadimento» ha aggiunto il cineasta, che per questa scena clou ha voluto chiamare anche due attori professionisti ascolani, Pino Presciutti e Danilo Amici, oltre a Silvana Verrocchio per interpretare la preside. «Per preparare le ragazze abbiamo anche fatto vedere loro in classe vari filmati legati alla cronaca» ha spiegato Ogiva, che in questa produzione, partita da un’idea della scrittrice Giorgia Spurio e per volontà dell’associazione Egeria di Marco Pietrzela, è affiancato dal professionista maceratese Giovanni Scarpetta, maestro del montaggio e della fotografia. Il docu-film vedrà tre differenti versioni – la modalità documentario nelle scuole, quella del lungometraggio per le sale e come cortometraggio nei festival – e una volta terminato punta ad essere al centro di un percorso itinerante rivolto agli studenti di tutta Italia, per trattare tra i giovani quella che è diventata una vera piaga tra le nuove generazioni. La pellicola vede uno dei suoi punti chiave scegliere l’ambiente del centro storico di Ascoli, durante una delle prime giornate del mercatino dell’antiquariato e nel tracciare la storia della difficile vita della giovane Sara farà riferimento anche ad un momento storico recente ed estremamente drammatico, quello del sisma del 2016. «Sarà l’occasione per far ammirare alcune tra le località più belle dell’entroterra ascolano» riferisce il regista, reduce da importanti esperienze filmiche, come i lavori “Gli anni folli della velocità” e “Addio in febbraio”, in passato insigniti di vari premi.




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