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Ultime notizie mondo. Israele: ancora molti mesi di guerra. Attacco droni su campo profughi in Cisgiordania, almeno 6 morti

Medio Oriente

Festività di Natale di sangue a Gaza: almeno 106 i morti nel bombardamento israeliano sul campo profughi di Maghazi nella Striscia di Gaza e altri 6 nell’attacco di droni su quello di Nur Shams in Cisgiordania

  • Libano, raid israeliano su Bint Jbeil, 3 morti

    Almeno tre persone sono morte nella notte in un bombardamento attribuito a Israele che ha colpito un’abitazione a Bint Jbeil, nel sud del Libano. Le vittime sono una coppia e il fratello dei due. Un’altra persona è rimasta ferita, come riporta il giornale L’Orient Le Jour, secondo cui si tratta della prima operazione israeliana a Bint Jbeil dallo scorso 8 ottobre quando sono iniziate le tensioni tra Israele e gli Hezbollah libanesi nel contesto delle ostilità tra Israele e Hamas.

  • Kiev, abbattuti 32 dei 46 droni lanciati stanotte dai russi

    La scorsa notte le forze russe hanno lanciato 46 droni d’attacco kamikaze tipo ’Shahed’ sul territorio dell’Ucraina, 32 dei quali sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea: è quanto scrive lo stato maggiore interforze ucraine nel suo briefing mattutino, citato dai media fra i quali Ukrinform. Partiti da nuovamente da Balaklava, nella Crimea, e da Primorsko-Akhtarsk, nella regione russa di Krasnodar (RF), i droni sono partiti “a ondate successive fra le 19 di ieri (le 18 italiane) e alle 3.50 di oggi (le 2.50 italiane). La maggior parte era diretta ai territori di prima linea, in particolare su Kherson, dove è stata presa di mira una folla alla stazione dei treni e dove è morto un poliziotto. Molti dei droni che non sono stati abbattuti ”sono caduti senza conseguenze”, ha sottolineato l’aeronautica. Sono state prese di mira dai russi, scrive Kiev, le regioni di Mykolaiv, Odessa, Kherson, Dnipropetrovsk, Vinnytsia, Zaporizhzhia, Khmelnytskyi e Kirovohrad.

  • Il dopoguerra a Gaza nel colloquio tra Sullivan e consigliere Netanyahu

    Ci sono state anche la “transizione a una fase diversa della guerra per concentrare il focus sugli obiettivi di alto valore di Hamas” e la “pianificazione” del dopoguerra a Gaza, “compresi governance, sicurezza e un orizzonte politico per i palestinesi”, al centro del colloquio a Washington tra il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Lo ha detto al Times of Israel un portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale. Dermer, uno dei più stretti consiglieri di Netanyahu, e Sullivan hanno parlato anche della situazione umanitaria a Gaza, dell’impegno per riportare a casa gli ostaggi trattenuti nella Striscia dall’attacco del 7 ottobre in Israele.


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