Ue vicina all’accordo con gli Usa: “Dazi reciproci al 15%, anche sulle auto”. Ma manca l’ok di Trump
Il numero magico potrebbe essere 15. Dopo una trattativa estenuante durata mesi, i negoziatori europei e americani sarebbero vicini a trovare una intesa per dazi reciproci tra Unione europea e Stati Uniti al 15%. Ma manca ancora il via libera definitivo di Donald Trump. Senza accordo, dall’1 agosto entreranno in vigore tariffe al 30% come annunciato e minacciato dal presidente Usa. Bruxelles, come spiega il Financial Times, potrebbe accettare la proposta per evitare percentuali ancora più elevate.


Dagli inizi di aprile sulle merci dall’Ue esportate Oltreoceano vengono applicate tariffe dl 10%, che si aggiungono ai dazi pre-esistenti intorno al 4,8%. Secondo le fonti citate dal quotidiano britannico la nuova tariffa includerà i dazi già in vigore lasciandoli quindi praticamente invariati. Sarebbe, per la diplomazia Ue, un consolidamento dello status quo. Per il Ft, anche i dazi sulle auto attualmente al 27,5% (25+2,5%) scenderebbero al 15%.


La Commissione mercoledì 23 luglio ha confermato che presenterà un’unica lista di merci soggette a dazi per un valore di 93 miliardi di euro, fino al 30% nel caso in cui non si riesca a trovare un accordo entro l’1 agosto. Le contromisure Ue non entrerebbero in vigore prima del 7 agosto. Durante la riunione del Coreper la maggioranza degli ambasciatori dei 27 avrebbe concordato che se la trattativa non dovesse portare a un accordo, verrebbe sostenuta l’attivazione del potere di anticoercizione. Lo strumento, pensato per tutelare il mercato europeo dalla Cina, verrebbe così utilizzato contro lo storico alleato estromettendo dal Vecchio Continente le aziende americane. “Solo la Francia ha chiesto l’immediata istituzione dell’anticoercizione”, ha evidenziato una fonte.
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