Economia

Ue, no a procedura contro la Germania per deficit: clausola su riarmo salverà Berlino

La Commissione europea probabilmente non aprirà una procedura contro la Germania per il crescente disavanzo di bilancio. Lo ha indicato il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis in un’intervista al Financial Times, facendo riferimento alla deroga prevista dal Patto di stabilità, cui Berlino ricorrerà in virtù del significativo incremento della spesa per la difesa.

Il deficit tedesco è destinato a salire sensibilmente nei prossimi anni, non solo per effetto del riarmo della Bundeswehr, ma anche per la modernizzazione delle infrastrutture nazionali, finanziata attraverso un fondo straordinario da 500 miliardi di euro coperto a debito.

Un'immagine del cancelliere tedesco Merz davanti al Reichstag, a Berlino

Un’immagine del cancelliere tedesco Merz davanti al Reichstag, a Berlino 

La clausola che salva Berlino

Ad ampliare lo spazio di manovra è la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità, già attivata dalla Germania insieme ad altri 19 Stati membri, che consente di destinare fino all’1,5% del Pil alla difesa nel corso di un quadriennio, senza incorrere in violazioni delle regole Ue sui conti pubblici.

“La Commissione chiede da anni alla Germania di rafforzare gli investimenti infrastrutturali e oggi lo vediamo effettivamente in azione. La nostra raccomandazione è di aumentare la spesa per la difesa nei prossimi anni”, ha sottolineato Dombrovskis, indicando che una valutazione definitiva su Berlino sarà effettuata in primavera, una volta disponibili i dati completi relativi al 2025.


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