Ue-Cina: più sforzi per il clima. Costa: «Progressi concreti su commercio ed economia»
La Cina e l’Unione europea si impegnano a “intensificare” l’azione per affrontare il cambiamento climatico. E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta del vertice Ue-Cina a Pechino. «Nell’attuale situazione internazionale fluida e turbolenta, è fondamentale che tutti i Paesi, in particolare le principali economie, intensifichino gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico», scrivono i leader europei e cinesi, sottolineando che la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfcc) e l’accordo di Parigi sono «la pietra angolare della cooperazione internazionale in materia di clima».
L’Unione europea rilancia il dialogo con la Cina, puntando su cooperazione concreta, rispetto reciproco e responsabilità globale. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio europeo António Costa nel corso dell’incontro a Pechino con il presidente Xi Jinping, tenutosi alla presenza anche di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue.
Al centro del confronto, la volontà politica di rendere più equilibrate le relazioni economiche e commerciali. “Entrambi desideriamo che le nostre relazioni siano reciprocamente vantaggiose”, ha dichiarato Costa, sottolineando come Ue e Cina, pur con modelli politici ed economici differenti, abbiano sviluppato negli ultimi decenni un’intensa interconnessione, fondata su scambi, investimenti e una cooperazione strategica che ha contribuito alla prosperità di entrambe le parti.
La cornice globale in cui si inserisce il dialogo è segnata da forti instabilità: crisi internazionali, volatilità dei mercati e sfide transnazionali mettono alla prova l’ordine multilaterale. In questo contesto, Bruxelles e Pechino vengono riconosciute come attori fondamentali per la tenuta delle regole internazionali e la gestione delle crisi planetarie.
Costa ha espresso l’auspicio che il vertice possa tradursi in un segnale politico chiaro in vista della COP30 in Brasile, rilanciando l’impegno comune per il clima, la biodiversità, la sicurezza alimentare e la risposta alle emergenze sanitarie. La cooperazione bilaterale, ha concluso, deve fondarsi su un coinvolgimento paritario, trasparente e rispettoso delle reciproche sensibilità.
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