Economia

Udito: un libro spiega come ritrovare “l’emozione del suono”


Si chiama “l’emozione del suono” ed è un libro che ambisce a creare una maggiore consapevolezza dei rischi correlati all’udito. Scritto da Valentina Fornari, docente di marketing, product & service management e pricing & budgeting, non si limita a riportare dati e studi sulle conseguenze che l’inquinamento acustico può produrre, ma illustra anche le soluzioni offerte dalla tecnologia. Questo raccontando anche la storia di un’azienda italiana, Amplifon, leader globale nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito. Nel mondo sono 1,5 miliardi le persone colpite da calo dell’udito: il 25% delle persone è di età superiore ai sessant’anni, con un’incidenza via via crescente all’aumentare dell’età. Tra il silenzio e il frastuono, tuttavia, il rischio è che a perdersi sia, appunto, “l’emozione del suono”.

Con una popolazione che invecchia e una società sempre più rumorosa, l’ipoacusia è un problema destinato ad aumentare e a interessare fasce anagrafiche sempre più giovani. Secondo quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono 1,1 miliardi i giovani sotto i 35 anni a rischio di ipoacusia precoce a causa di una esposizione eccessiva ai rumori.

Secondo alcuni dati di settore, il numero di soggetti tra i 22 e i 54 anni ai quali sono stati applicati dispositivi acustici in America è aumentato tra il 2017 e il 2021 del 14% rispetto a quello degli utenti di tutte le altre età. Questo, insieme alla crescita registrata su tutta la popolazione e anche in Italia negli ultimi anni, è certamente indice di un’accresciuta consapevolezza. A oggi nei paesi sviluppati (cosiddetti “high income”) la penetrazione dei dispositivi acustici ha superato il 40% del totale degli aventi bisogno. Resta però ancora molto da fare nei paesi in via di sviluppo, dove la penetrazione non supera il 7%.

Trasformare il modo in cui l’ipoacusia viene percepita e vissuta è la missione di Amplifon, che punta a creare e diffondere una cultura dell’udito così da modificare le percezioni e le esperienze degli individui, migliorandone la vita. Nel libro Fornari studia con attenzione le caratteristiche che hanno reso vincente il modello di business dell’azienda e il suo impatto nell’aiutare gli altri a riscoprire l’“emozione” del suono. Perché, “recuperare l’udito permette a una persona di sentire suoni e rumori che non era (più) in grado di udire e, di conseguenza, riconquistare l’accesso alle sensazioni e ai sentimenti che a quei suoni perduti erano connessi. Il valore non sta solo nei decibel recuperati, sta soprattutto nella capacita espressiva e comunicativa abilitata dal poter sentire di più. Arricchire il ventaglio dei suoni significa sentire a colori, percepire le sfumature. Significa cogliere tutte le note potendo apprezzare l’espressione di ognuna di esse senza doversi concentrare sul tentativo di sentirla e decifrarla. Sentire meglio significa poter ascoltare e apprezzare, perché le si riconosce, le varietà dei toni, che sono di per sé l’espressione di sentimenti e non solo di significati”.


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