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Ucraina, l’esercito di Mosca uccide 16 prigionieri di guerra. Kiev apre un’indagine


Ucraina, l'esercito di Mosca uccide 16 prigionieri di guerra. Kiev apre un'indagine

Mentre i riflettori del mondo sono puntati sul Medio Oriente, dove infuria la crisi tra Israele e Libano, la guerra in Ucraina continua senza sosta. Nelle ultime ore è emersa la notizia dell’esecuzione di 16 soldati di Kiev da parte delle forze del Cremlino nel Donetsk, nella più grave azione di questo tipo dallo scoppio delle ostilità tre i due Paesi. L’uccisione è stata immortalata in un video da un drone ed è subito diventata virale su Telegram. Nel frattempo il morale delle truppe ucraine è in discesa libera, così come la popolarità di Volodymyr Zelensky.

L’esecuzione di 16 soldati ucraini

L’ufficio del Procuratore generale dell’Ucraina ha fatto sapere di aver avviato un’indagine preliminare su un possibile crimine di guerra commesso dalle forze russe nel settore di Pokrovsk, nell’oblast di Donetsk, dove sarebbero stati giustiziati 16 soldati ucraini precedentemente fatti prigionieri. Certo, filmati che includono esecuzioni simili sono già stati diffusi sulla rete in molteplici circostanze ma questa volta il numero delle persone eliminate è senza precedenti.

Andiamo con ordine e cerchiamo di ricostruire l’accaduto. Lo scorso primo ottobre il canale Telegram ucraino Matt SF ha condiviso una clip nella quale va in scena l’esecuzione sommaria di oltre dieci prigionieri di guerra. Tutti appartenenti alle truppe di Kiev. Il canale ha spiegato che il filmato è stato registrato da un’unità ucraina grazie all’ausilio di un drone. Una successiva intercettazione radio avrebbe fornito ulteriori dettagli su quanto avvenuto, confermando il fatto che le truppe russe avrebbero effettivamente giustiziato 16 prigionieri di guerra ucraini vicino ai villaggi di Mykolaivka e Sukhyi Yar nel distretto di Pokrovsk.

Il video mostra militari delle Forze armate ucraine catturati uscire da una foresta sotto l’attento controllo russo. Dopo aver allineato i prigionieri, si vedono gli uomini del Cremlino aprire il fuoco su di loro. I feriti, e i soldati che mostravano segni di vita, sono poi stati uccisi a distanza ravvicinata con armi automatiche.

Il morale di Kiev

Si tratta del caso più imponente conosciuto di esecuzione di prigionieri di guerra ucraini in prima linea“, ha accusato il procuratore generale ucraino Andrii Kostin, citato in comunicato stampa. “L’omicidio e la tortura dei prigionieri non sono un incidente, ma una politica deliberata” della Russia, ha denunciato. L’inchiesta per “violazione della legge di guerra” e “omicidio premeditato” è stata aperta in seguito alle informazioni condivise sui social network tra cui un presunto video dell’esecuzione, si legge nel comunicato diffuso su Telegram.

L’ufficio del Procuratore generale ha sottolineato che azioni del genere costituiscono una cinica e grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e che si qualificano come “un grave crimine internazionale”. Sono attualmente in corso indagini per verificare nel dettaglio i materiali pubblicati, e sono state avviate azioni investigative per stabilire le circostanze dell’accaduto.

Nel frattempo le truppe russe hanno conquistato l’insediamento di Verkhniokamianske, nella regione di Donetsk. L’esercito ucraino ha annunciato il suo ritiro da Vuhledar, nella medesima regione, dopo più di due anni di intensi combattimenti.

Kiev aveva fatto sapere ieri che i soldati di Mosca erano entrati nella cittadina contesa ed erano avanzati fino al centro città. Zelensky ha intanto ricevuto i vertici del comando ucraino per discutere la situazione al fronte. La sua popolarità è in declino così come il morale dei suoi soldati.


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