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Ucraina approva legge contro agenzie anticorruzione, UE chiede spiegazioni

Il Parlamento ucraino ha approvato una legge che limita l’indipendenza delle agenzie anticorruzione, provocando le prime grosse proteste di contro il governo del presidente Volodymyr Zelensky dall’inizio dell’invasione russa. Non solo nelle piazze, però: anche da Bruxelles la Commissione Ue ha richiesto spiegazioni nell’ambito del processo di adesione di Kiev all’unione. La legge sottopone l’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu)e la Procura speciale anticorruzione (Sapo), agenzie finora considerate indipendenti, a un maggiore controllo politico, garantendo alla procura generale poteri di valutazione del loro operato.

Le agenzie vennero istituite nel 2013 dopo le manifestazioni filo-europeiste di Euromaidan e la lotta alla corruzione costituisce uno dei punti cardine del negoziato per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, in corso dal 2022. La Commissione europea ha espresso forte preoccupazione per questa nuova legge, definendola un “grande passo indietro“. La presidente Ursula von der Leyen ha contattato direttamente Zelensky per chiedere spiegazioni: “Il rispetto dello Stato di diritto e la lotta alla corruzione sono elementi fondamentali dell’Ue. In quanto Paese candidato, ci si aspetta che l’Ucraina rispetti pienamente questi standard – ha spiegato un portavoce dell’esecutivo comunitario – Entrambe le istituzioni, Nabu e Sapo, sono ampiamente considerate pilastri dello Stato di diritto ucraino”, ha sottolineato ancora.

Il commissario europeo per la Democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori Michael McGrath ha definito la legge un’inversione di marcia: “Ciò che non vogliamo vedere è un’inversione di tendenza rispetto ai progressi compiuti con fatica in Ucraina e costruiti nel corso di diversi anni”. Anche Marta Kos, commissaria europea per l’Allargamento, ha commentato pubblicamente con un post su X: “Organismi indipendenti come Nabu e Sapo sono essenziali per il percorso dell’Ucraina verso l’Ue. Il rispetto dello Stato di diritto rimane al centro dei negoziati per adesione all’UE”. L’integrazione europea dell’Ucraina, dopo l’approvazione di questa riforma, potrebbe infatti essere messa a rischio.

La legge firmata dal presidente ucraino è stata approvata con 263 voti a favore, 13 contrari e 13 astensioni. Le opposizioni hanno denunciato violazioni procedurali, mentre il Kiyv Independent sostiene che gli emendamenti che hanno stravolto il testo iniziale di una legge che, sempre secondo il giornale ucraino, aveva poco a che fare con l’argomento sono stati presentati appena 24 ore prima del voto. Il nuovo testo aumenta i poteri del procuratore generale, di nomina governativa, garantendogli una serie di prerogative: sottrarre le indagini alle agenzie, riassegnarle e perfino di ordinarne la chiusura. Queste misure, poi, si inseriscono nel contesto di un’indagine penale nei confronti di Vitaly Shabunin, uno dei principali attivisti anticorruzione in Ucraina, accusato di frode ed elusione del servizio. Proprio Shabunin, dopo l’approvazione, ha dichiarato in un post su Facebook: “L’esistenza della Nabu, della Sapo e dell’Alta Corte anticorruzione non ha più alcun senso. Il procuratore generale di Zelensky fermerà le indagini contro tutti gli amici del presidente”. Secondo i direttori di Nabu e Sapo, Semen Kryvonos e Oleksandr Klymenko, viene così di fatto smantellata l’infrastruttura anticorruzione del Paese, eliminando l’indipendenza delle agenzie.

In risposta all’approvazione, migliaia di persone hanno protestato in diverse città dell’Ucraina. A Kiev, Leopoli, Dnipro e Odessa i manifestanti sono scesi in piazza con cartelli di protesta contro le limitazioni all’indipendenza delle agenzie anticorruzione. Il presidente Zelensky ha giustificato la decisione di firmare e promulgare la legge affermando che tale repressione fosse necessaria per sradicare “l’influenza russa” nelle agenzie. In un discorso tenuto nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio, Zelensky ha detto: “L’infrastruttura anticorruzione funzionerà solo senza l’influenza russa, che deve essere eliminata”.

Il governo aveva già parlato di presunte interferenze russe quando lunedì 21 luglio i servizi segreti (Sbu) hanno condotto delle perquisizioni all’interno degli uffici Nabu. Secondo l’Anticorruption Action Center, una delle principali ong anticorruzione ucraine, le perquisizioni sono state una ritorsione per le indagini nei confronti del vice primo ministro Oleksiy Chernyshov. Il vice di Zelensky era stato incriminato per corruzione a fine giugno e le opposizioni hanno criticato che non sia stato sostituito nel recente rimpasto di governo.


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