Politica

uccisi due capi della Forza Quds

Adesso nel mirino c’è il corpo d’élite dei Pasdaran, la Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione. Israele sostiene di aver eliminato due delle figure chiave delle forze speciali iraniane: al nono giorno di conflitto con Teheran, l’Idf ha dato notizia dell’uccisione di due comandanti. Sono Saeed Izadi, comandante della divisione palestinese della Forza Quds, “eliminato” in un raid nella zona di Qom e descritto come una figura “chiave di coordinamento tra il regime iraniano e Hamas, uno dei principali artefici del massacro del 7 ottobre” del 2023.

Izadi, ricostruisce la Bbc, era sopravvissuto per un soffio al raid aereo israeliano che nell’aprile dello scorso anno aveva colpito la rappresentanza diplomatica iraniana nella capitale siriana Damasco. Stessa sorte per Behnam Shahriyari, “eliminato” in un raid nell’Iran occidentale e indicato come il comandante dell’Unità 190, addetta al trasferimento di armamenti e fondi agli alleati, “responsabile – secondo le Idf – per tutti i trasferimenti di armamenti dal regime iraniano ai proxy in Medio Oriente”. In entrambi i casi ancora nessun commento dall’Iran.

Fondata dopo la rivoluzione del 1979, la Forza Quds porta il nome arabo di Gerusalemme ed è stata responsabile per le operazioni fuori dai confini dell’Iran, incaricata del coordinamento con i gruppi alleati, dagli Hezbollah libanesi a Hamas nella Striscia di Gaza. A lungo ha svolto un ruolo centrale a sostegno del cosiddetto ‘asse della resistenza’, colpito dalle operazioni militari israeliane scattate dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.

Nel tempo, secondo gli osservatori, la Forza Quds ha addestrato, armato, finanziato vari gruppi, non solo Hezbollah e Hamas, ma anche milizie sciite in Iraq e gli Houthi in Yemen. E ha sostenuto il regime di Bashar al-Assad in Siria, dove negli anni passati spesso sono stati denunciati raid attribuiti a Israele contro obiettivi legati all’Iran. Gli Stati Uniti, ha ricordato il New York Times, accusano la Forza Quds di aver coordinato operazioni anche in America Latina ed Europa.

È sotto accusa per attività di spionaggio, ma anche per piani per l’uccisione di dissidenti e contrabbando di armi. Nel 2020 il generale Qassem Soleimani, allora capo della Forza Quds, veniva ucciso in un raid Usa nella capitale irachena Baghdad, all’epoca del primo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca. Il posto di Soleimani è stato preso dal generale Esmail Qaani e all’inizio dell’escalation militare tra Israele e Iran lo scorso 13 giugno sono circolate voci sulla sua uccisione. Lunedì scorso i militari israeliani hanno reso noto di aver colpito “centri di comando” della Forza Quds a Teheran.


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