Uccise la nonna a forbiciate: il 7 ottobre il processo in corte d’Assise, ma Simone Monteverdi è incapace di intendere e di volere
Genova. C’è una sorta di buco normativo, o comunque un impedimento dovuto all’aggravante prevista dalla legge sul Codice rosso (pensata per i femminicidi) che farà sì che un giovane dichiarato totalmente capace di intendere e di volere sia comunque processato davanti alla Corte d’Assise.
Il caso è quello del 20enne Simone Monteverdi che il 21 settembre 2024 a Chiavari aveva ucciso a forbiciate la nonna Andreina Canepa, 82 anni. Per lo psichiatra nominato dalla gip Angela Nutini Simone Monteverdi è totalmente incapace di intendere e di volere ed essendo stato giudicato socialmente pericoloso è stato rinchiuso nella Rems Villa Caterina di Prà.
Monteverdi aveva ucciso la nonna dopo l’ennesima lite nell’appartamento che condividevano solo loro due, dopo che la sorella e la mamma erano andate ad abitare con i rispettivi compagni. Le liti in quella casa erano continue negli ultimi tempi a causa del precipitare delle condizioni psichiche del ragazzo. Anche la madre, quando andava a trovarlo, aveva subito alcune aggressioni ma lei non si era mai sentita di denunciarlo. La donna però aveva parlato dei suoi timori sia alle forze dell’ordine sia ai servizi sociali, chiedendo un supporto. Un primo incontro era stato fissato la settimana successiva a quella del delitto, ma la situazione, tesissima ormai da parecchi mesi, era precipitata prima.
Un delitto d’impeto da parte di un ragazzo molto malato, ma l’avvocata di Monteverdi, Ilaria Tulino, non ha potuto chiedere il rito abbreviato che avrebbe evitato un processo dall’esito che appare scontato a causa dell’aggravante dell’omicidio tra congiunti, che prevede la pena dell’ergastolo.
Monteverdi tuttavia, a meno di clamorosi e improbabili colpi di scena, sarà prosciolto proprio per la totale incapacità di intendere e di volere, ma a stabilirlo dovrà esserla una sentenza della Corte d’assise, composta da giudici togati e giudici popolari. Oggi la giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio con il processo fissato in autunno.
Monteverdi, nella Rems di Pra’ al momento condivide la stanza con Luca Iacobelli, che era stato a sua volta dichiarato totalmente incapace di intendere e volere quando prese a sassate una donna ai giardini di Struppa. Prosciolto in primo grado dall’accusa di tentato omicidio e collocato in Rems, la Corte d’appello su ricorso della Procura ha invece disposto nei suoi confronti una nuova perizia psichiatrica.