Tutela è prioritaria, allontanamento extrema ratio

Interviene anche l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia (Aimmf) sulla vicenda della famiglia che vive in un bosco in Abruzzo e sulla decisione del Tribunale per i minorenni di allontanare i figli dai genitori. In una nota firmata dal presidente Claudio Cottatellucci e dalla segretaria nazionale Anna Maria Casaburi, l’Aimmf ribadisce il ruolo della magistratura minorile nella tutela dei diritti fondamentali dell’infanzia.
«Ricordiamo – si legge – che i giudici hanno il dovere di intervenire tutte le volte in cui esistono concreti e attuali motivi per ritenere compromessi, o anche solo messi a rischio, i diritti fondamentali dei minori, in conseguenza di condotte dei genitori che si dimostrino in contrasto con la tutela di tali diritti».
L’associazione sottolinea che il maltrattamento infantile non si limita a comportamenti violenti, ma può manifestarsi anche in gravi forme di trascuratezza prolungate nel tempo, dannose per lo sviluppo psicofisico dei bambini. «Sono in questione diritti fondamentali come la salute, l’integrità psicofisica, l’educazione e la vita di relazione con i coetanei».
Sull’allontanamento, l’Aimmf precisa che è stato deciso «secondo criteri di gradualità» ed è stato l’ultimo passo dopo oltre un anno di osservazione e tentativi di sostegno. «Durante questo periodo – spiegano – le prescrizioni del tribunale sono state sistematicamente disattese dai genitori».
Infine, l’associazione respinge le critiche e le strumentalizzazioni mediatiche e politiche emerse nei giorni scorsi. «Le decisioni giudiziarie – conclude la nota – sono assunte nell’esercizio autonomo delle funzioni della magistratura e possono essere impugnate nei modi previsti dal processo».
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