Turismo in Croazia, per HTZ ‘siamo ai limiti con i prezzi’
03.08.2025 – 08.30 – Continua il dibattito sul turismo in Croazia che, dopo l’aumento delle tariffe post Covid e a seguito del passaggio all’euro, sta maturando prezzi superiori alla norma di molti paesi europei; non sono pochi i turisti stranieri che, a fronte dei prezzi ad esempio di Dubrovnik, affermano che l’Italia è ormai più economica. Il discorso assume particolare rilevanza a Trieste, considerando lo storico legame con l’Istria e, al contempo, la crescita del FVG come località turistica, in competizione con altri scali e luoghi dell’Adriatico.
Ma qualcosa si sta muovendo anche sul fronte interno, perchè il direttore del Croatian National Tourist Board (HTZ) Kristjan Staničić ha osservato, durante un’intervista per HRT Dnevnik, che la Croazia rischia di non essere più competitiva sotto il profilo dei prezzi.
L’appello era rivolto ad albergatori e ristoratori, principalmente: “I prezzi devono essere intelligenti, occorre che rimaniamo competitivi a confronto con altre destinazioni del Mediterraneo” ha osservato, aggiungendo che “i turisti torneranno anno dopo dopo anno, ma solo se facciamo attenzione. Non possiamo permetterci di fare errori con aumenti ingiustificati dei prezzi”.
La situazione, secondo Kristjan Staničić, non è ancora perduta, ma rimane problematica: “In larga parte la Croazia rimane competitiva a livello di prezzi. Tuttavia, sulla base dei dati forniti da Eurostat e altre istituzioni, siamo al limite, rischiamo di perdere il nostro vantaggio” ha osservato.
Hotel e campeggi, è stato commentato, sono più economici in Croazia a confronto di Austria e Germania; tuttavia risultano comunque più costosi di Grecia, Spagna e Italia con l’aggravante che i servizi sono molto più scadenti, se non proprio inesistenti.
“Da tutti i principali bacini di mercato – Germania, Slovenia, Austria, Polonia, Stati Uniti e mercato interno – stiamo vedendo una crescita. Ciò comunque ci rassicura che la Croazia rimane una destinazione attrattiva”.
