Tunnel del Virgolo, il sottopasso di via Santa Geltrude chiuso al transito per dieci mesi – Bolzano
BOLZANO. Via Piè di Virgolo chiusa sino a fine 2027; via del Calvario aperta a singhiozzo a orari; sottopasso di via Santa Geltrude interdetto al transito di auto, bus, bici e pedoni da febbraio e per dieci mesi; sottopasso di via Roma con corsie ristrette e privo di corsia preferenziale dei bus per cinque mesi; linee 10A e B deviate; nuova bretella di uscita da viale Trento verso Oltrisarco, temporanea ma che forse diverrà definitiva.
Saranno i pesanti riflessi sulla viabilità bolzanina del cantiere per la realizzazione del nuovo tunnel ferroviario a tre binari dentro al Virgolo. Consci dei disagi, Comune, Rfi e Circoscrizione hanno presentato progetto ferroviario e suoi riflessi sul traffico nel corso di una affollata (e caldissima) assemblea di quartiere.
Il progetto ferroviario
L’ingegner Rosario Sorbello, responsabile di progetto per conto delle Ferrovie, ha chiarito che il nuovo tunnel ferroviario è solo un pezzetto di una visione molto più ampia, che prevede la risistemazione dell’intero corridoio del Brennero. La funzione del nuovo tunnel, ha spiegato, è potenziare il collegamento con la linea Bolzano-Merano, spostando gli attuali due binari, oggi in superficie su viale Trento, in galleria, e portandoli a tre, in modo da avere un binario interamente dedicato alla linea meranese. I lavori sono già partiti: reti paramassi in corrispondenza del futuro portale sud, demolizione degli edifici ex Anas sotto l’A22.
Diversi lavori non avranno impatto sui bolzanini – come la nuova rimessa che realizzerà la provinciale Sta lungo la linea, a sud di ponte Roma, o il nuovo viadotto da Santa Geltrude all’ex Anas – altri invece ne avranno. Eccome.Il cantiere inciderà sul tratto inferiore di via Roma, perché per realizzare il terzo binario occorrerà allargare l’attuale ponte ferroviario sopra la strada. Si realizzeranno anche due piccoli fabbricati tecnici, cabine alte tre metri con computer e quadri, per controllare alimentazione della linea e treni, e infine si realizzeranno pure delle barriere antirumore. La zona in cui l’impatto sarà maggiore è il nodo di via Santa Geltrude.
Oggi ci sono due binari; per realizzare il terzo si dovrà demolire il sottopasso attuale e ricostruirne uno più largo. Poi si agirà nell’area ex Anas, demolendo gli edifici che interferiscono con l’imbocco sud delle due future gallerie: entreranno due canne separate, che poi si uniranno in un’unica grande galleria a tre binari, che sboccherà su via Piè di Virgolo. Qui verrà ricostruito il sottopasso stradale, ampliandolo. Si demolirà l’attuale e si rifarà la strada, dotandola di marciapiedi, oggi inesistente. Il grosso del cantiere sarà nella zona del benzinaio Gnp, ora chiuso. Poi si entrerà con i lavori in stazione, ma senza ripercussioni sulla cittadinanza.
Il problema, come ammesso dallo stesso Sorbello, è che la viabilità bolzanina non può contare su tante alternative. Non ci sarà comunque un grande afflusso di mezzi di cantiere, e solo in orari concordati con il Comune. In cantiere si arriverà da Bolzano nord, con calcestruzzo e acciaio, in direzione opposta viaggerà il materiale di scavo della galleria.
Al cantiere all’aperto si lavorerà, con rumore e polvere, solo di giorno, in galleria h24.
Cosa chiude, cosa resta aperto
I lavori con ripercussioni sulla viabilità inizieranno a febbraio e dureranno 8-10 mesi. Via Roma non verrà chiusa, si sposteranno temporaneamente i flussi, con corsie più strette, ma con deviazioni che non interferiranno con il traffico. Viale Trento verrà sempre lasciata in esercizio; in cima, poco prima di ponte Roma, verrà realizzata una bretella che scenderà a sinistra per collegarsi all’attuale rampa di uscita in salita dall’arginale, la quale consentirà di svoltare verso Oltrisarco, manovra oggi non consentita (si deve svoltare per forza a destra su ponte Roma). Via Piè di Virgolo, invece, rimarrà chiusa per tre anni fino all’imbocco di via del Calvario – che in futuro sarà allargato e reso più comodo – e questo sino a fine 2027, termine previsto per la fine dei lavori ferroviari. I treni cominceranno a percorrere i nuovi binari progressivamente, per fasi. Il primo binario sarà pronto dopo un anno e mezzo, l’ultimo dopo un ulteriore anno e mezzo.
Per aprire tutto in una sola volta, si sarebbe dovuta interrompere la linea del Brennero per un anno. Fatto ovviamente impensabile.Le strategie comunaliL’ingegnere comunale Ivan Moroder, direttore dell’ufficio mobilità, ha chiarito che via del Calvario non verrà chiusa come inizialmente ipotizzato, ma rimarrà aperta a singhiozzo, in certi orari, per consentire ai residenti di salire e scendere. Il sottopasso di via Santa Geltrude invece rimarrà chiuso per tutti da febbraio a ottobre-novembre. Dalla rotonda del campo Coni si potrà però sempre proseguire verso nord e immettersi nella galleria stradale del Virgolo. Bus, auto, pedoni e ciclisti non potranno passare dove passano oggi. Bici e pedoni potranno salire fino a viale Trento facendo un giro più lungo, ma sempre in sicurezza, lungo via Roma. Le linee 10A e B, che oggi si infilano nel sottopasso, non percorreranno più il tratto alto di via Claudia Augusta. Dalla rotonda – ultima fermata piazza Bersaglio – tireranno su per via Roma per entrare poi in viale Trento, salteranno quindi le fermate di piazza Nikoletti e del Poli. Le linee 7A e B rimarranno invariate, ma la presidente di circoscrizione Judith Peintner Kofler ha annunciato che chiederà a Sasa che ne vengano aumentate le frequenze, ritenute insufficienti.
Il sottopasso di via Roma rimarrà sempre aperto in entrambi i sensi di marcia, ciclabile compresa. Ci sarà una penalizzazione per i bus, che per un centinaio di metri non potranno più usufruire della corsia preferenziale in salita. Alla richiesta del consigliere di circoscrizione Angelo Liuzzi (Civica) di far proseguire 10A e B fino alla rotonda di via Santa Geltrude per poi farli tornare indietro verso via Roma, Moroder ha spiegato che, così facendo, non si riuscirebbe a garantire i tempi di percorrenza della linea circolare, dato che la deviazione sarebbe troppo lunga e farebbe perdere tempo. Accolta invece l’altra richiesta avanzata da Liuzzi: Moroder si adopererà affinché i vigili urbani presidino in maniera fissa l’accesso da sud in via Claudia Augusta, all’altezza di via Riva del Garda, per far rispettare il divieto di accesso ai non residenti, oggi poco rispettato. In tal modo si alleggerirebbe il traffico e i disagi legati al cantiere ferroviario.