Tunisino da Vicenza al CPR di Milano dopo minacce a una mamma

La Polizia di Stato – Questura di Vicenza ha accompagnato al CPR di Milano un cittadino tunisino irregolare e con numerosi precedenti, responsabile due giorni prima di un episodio gravissimo: aveva aggredito verbalmente e minacciato di morte una giovane mamma col suo bambino. L’uomo sarà presto rimpatriato.
Un episodio che ha scosso la tranquillità di una zona residenziale e che ha avuto un rapido epilogo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. A.S., cittadino tunisino di circa 40 anni, già noto alle autorità per reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, è stato espulso dal territorio italiano e trasferito presso il CPR (Centro di permanenza per i rimpatri) di Milano, dove attenderà il volo che lo riporterà nel suo Paese d’origine.
L’episodio che ha portato al provvedimento è avvenuto mercoledì 29 maggio intorno alle 18.30, nei pressi di Viale dell’Ippodromo a Vicenza. Una giovane mamma, di ritorno dal parco giochi con il suo bimbo di un anno e mezzo nel passeggino, si è trovata a passare vicino a un gruppo di uomini, connazionali del soggetto, che da qualche tempo stazionavano nella zona.
Uno di loro, A.S., l’ha apostrofata con insulti pesanti, accusandola – del tutto ingiustamente – di starlo filmando con il cellulare. Alle proteste verbali è subito seguita una minaccia agghiacciante: l’uomo ha detto chiaramente che avrebbe ammazzato lei e il suo bambino. Comprensibilmente terrorizzata, la donna si è allontanata rapidamente e ha subito allertato le forze dell’ordine.
Il giorno successivo, giovedì, nel corso di un servizio straordinario di controllo disposto dal Questore di Vicenza Francesco Zerilli e realizzato dal personale dell’Ufficio Generale Prevenzione e Soccorso Pubblico insieme al Reparto Prevenzione Crimine, l’uomo è stato rintracciato e accompagnato in Questura. Verificata la sua posizione – irregolare sul territorio e senza fissa dimora – è stato contattato il consolato tunisino, che ha confermato la sua identità. Da lì, l’espulsione è diventata inevitabile.
Il provvedimento di allontanamento rappresenta, sottolineano dalla Questura, una risposta concreta e tempestiva a un fatto che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Il Questore Zerilli ha ribadito l’impegno costante delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione alle zone della città dove si concentrano criticità legate alla presenza di soggetti irregolari e pericolosi.
La mamma minacciata e il suo bambino stanno bene, ma quanto accaduto è un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare ulteriormente la vigilanza in alcune aree sensibili della città.
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