Tufolo-Farina, edilizia sociale nell’area verde: il Comitato chiede chiarezza
Il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina accende i riflettori sull’annunciato progetto edilizio in via Israele, dove il Comune di Crotone prevede la realizzazione di 24 alloggi sociali. A esprimere forti perplessità è il reggente pro-tempore Alfonso Gaetano, che ha formalmente richiesto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Crotone un parere tecnico indipendente. Nel mirino del Comitato c’è l’area interessata dall’intervento, che secondo quanto documentato da planimetrie e atti urbanistici risulta originariamente destinata a verde pubblico, in virtù di un piano di lottizzazione attuato dal Consorzio Lavoratori Montedison e ceduta al Comune come standard urbanistico.
«Pur riconoscendo il valore dell’edilizia sociale, riteniamo indispensabile il rispetto delle regole e della destinazione d’uso dei suoli», si legge nella nota del Comitato, che elenca una serie di criticità tecniche e urbanistiche:
- L’area era destinata a verde di quartiere;
- Il trasferimento delle volumetrie, secondo il Comitato, sarebbe illegittimo, poiché proveniente da un’altra superficie fondiaria;
- L’intervento violerebbe l’art. 19, comma 6 del vigente PRG, che impone di utilizzare le volumetrie residue sulla medesima area in cui sono maturate;
- La zona risulterebbe non edificabile ai sensi dell’art. 50, comma 2 del PRG, in quanto considerata tessuto urbano consolidato;
- Esistono criticità viarie, soprattutto per la vicinanza alla rotatoria del Palakrò e l’assenza di vie alternative interne previste nei piani attuativi.
A supporto delle proprie osservazioni, il Comitato ha allegato alla richiesta indirizzata all’Ordine degli Ingegneri tutta la documentazione tecnica ottenuta tramite accesso agli atti.
«Non siamo contrari agli alloggi sociali», precisa Gaetano, «ma riteniamo necessario individuare aree più idonee e rispettare le norme urbanistiche. Ogni scelta deve essere trasparente, coerente e pensata nell’interesse dei cittadini e della città».
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