Molise

Tubercolosi bovina, superata l’emergenza. Coldiretti: ora l’apertura dei pascoli | isNews

La presa di posizione dell’associazione, che chiede ora ulteriori interventi per fronteggiare le altre difficoltà, dall’aumento esponenziale dei costi di produzione alla concorrenza al Made in Italy


CAMPOBASSO. Emergenza di tubercolosi bovina nei comuni di Montenero Val Cocchiara e Pizzone sotto controllo ed in via di superamento, Coldiretti Molise accoglie positivamente la notizia diffusa dall’Asrem. Per l’associazione ci sono ora le condizioni per attuare una strategia che intervenga a più ampio raggio sull’intero settore agricolo regionale, partendo dal comparto zootecnico. 

“I 200mila euro individuati dalla Regione – afferma il presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa – grazie all’impegno dell’assessore Micone  pur in un momento di ristrettezze, necessari a dare una prima risposta alle aziende che hanno subito danni per l’abbattimento dei capi risultati infetti, e gli ingenti costi per lo smaltimento del letame nonché l’acquisto di foraggi sono un segnale positivo, che però non deve far ‘cantare vittoria’ ma spronare tutti, ciascuno per il proprio ruolo, a lavorare nell’interesse dell’agricoltura molisana”.

Coldiretti, peraltro, esprime perplessità relativamente al fatto che di fronte ad un annuncio di risoluzione dell’emergenza tubercolosi, vista l’assenza di casi positivi alle analisi, l’apertura dei pascoli non viene consentita per tutto il 2025.

“Ciò – osserva il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – non può che esasperare gli animi degli allevatori di Montenero e Pizzone, che da sempre hanno potuto contare nell’utilizzo dei pascoli per l’approvvigionamento del foraggio. L’auspicio – aggiunge Ascolese – è che le autorità sanitarie possano rivedere la loro posizione e superare al più presto tale restrizione, riportando alla normalità le attività di allevamento”.

Come purtroppo tristemente noto, numerosi e rilevanti sono i problemi che attanagliano la zootecnia, come l’agricoltura regionale. Le criticità dell’intero settore primario spaziano dall’aumento esponenziale dei costi di produzione, ai cambiamenti climatici, dalla concorrenza sleale sulla vendita di prodotti esteri spacciati per Made in Italy, alle gravi carenze infrastrutturali, a cominciare da quelle viarie fino a quelle di natura tecnologica (vedi Internet veloce solo per citarne una), che troppo spesso impediscono alle aziende, specie zootecniche, non solo di essere competitive sui mercati ma addirittura di restare ‘in vita’.

A tutto ciò si aggiunge l’emergenza cinghiali che, ad oggi, rimane una delle maggiori problematiche tanto per l’agricoltura, con distruzione di interi raccolti, che per la zootecnia, con il rischio incombente della Peste suina africana.

“Per tutto ciò – conclude il presidente Papa – ci sentiamo di assicurare l’impegno dell’prganizzazione per la risoluzione di ogni singolo problema, mediante una puntuale azione sindacale sostenuta dalla tradizionale disponibilità al confronto e al dialogo con le istituzioni, manifestando la disponibilità a sostenere l’azione che l’Assessorato, come più volte affermato dall’assessore Micone, intenderà portare avanti per costruire un progetto che partendo dalla zootecnia potrà interessare tutti i comparti della nostra Agricoltura”.


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