Trump vede Starmer e avverte: “Kiev mai nella Nato, ma Putin manterrà la parola”

Con uno speciale messaggio della Corte di San Giacomo consegnato alla Casa Bianca dal premier britannico Keir Starmer si è aperta a Washington la seconda visita in una settimana di un leader europeo dopo quella compiuta dal presidente francese Emmanuel Macron lunedì scorso. Il primo ministro laburista ha recapitato a Donald Trump l’invito di Re Carlo per una visita di Stato nel Regno Unito. Il tycoon ha accettato affermando che sarà “a breve” a Londra.
Dietro la “charme offensive” di Londra, malcelata dalla lettera del sovrano britannico, si nasconde però una missione al limite dell’impossibile volta a far comprendere al presidente americano la necessità di mantenere l’unità della coalizione occidentale nei negoziati con la Russia per la fine del conflitto in Ucraina. Centrale per Trump rimane l’accordo sulle terre rare che, conferma incontrando Starmer davanti ai giornalisti, avverrà domani e rappresenterà una “garanzia di sicurezza” per Kiev. Sulle critiche a Zelensky contenute in un recente post sul social Truth – “un dittatore non eletto e un comico mediocre” – The Donald dopo aver glissato – “io ho detto questo?“, chiede – ha dichiarato di “voler lavorare” con lui.
Il leader statunitense ha affermato che prima di parlare di “forze che mantengono la pace” è necessario avere un accordo per il cessate il fuoco sottolineando che si lavora affinché l’Ucraina possa riavere più terra possibile. Ad ogni modo, precisa Trump, l’adesione di Kiev alla Nato non avverrà. Al reporter che gli ha chiesto di Vladimir Putin il presidente Usa ha risposto citando un’espressione adoperata da Ronald Reagan, “fidarsi ma verificare“, dichiarando comunque di ritenere che il capo del Cremlino “manterrà la sua parola e onorerà l’accordo“.
Altro dossier dolente nei rapporti tra il Vecchio Continente e la nuova amministrazione americana è
quello dei dazi. “L’Unione Europea”, ha detto Trump, “è dura con gli Stati Uniti in ambito commerciale, non ci piace come tratta le aziende americane” e ha annunciato che dal 2 aprile “ci saranno dazi reciproci“.
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