Trump taglia le sovvenzioni a Harvard. Ecco la lettera al rettore
Ecco il testo della lettera che il ministro dell’Istruzione americana Linda McMahon ha inviato al rettore di Harvard Alan Garber con cui annuncia la fine dei fondi federali. L’Università di Harvard ha intentato causa contro l’amministrazione Trump in risposta a quella che definisce una “campagna intimidatoria” volta a minare la sua autonomia accademica. Al centro dello scontro, un pacchetto di misure che includono il blocco di miliardi di dollari in fondi federali per la ricerca scientifica e la richiesta, da parte del governo, di esercitare un controllo diretto su programmi, docenti e studenti. La mossa di McMahon, secondo alcuni media, sembra un tentativo per costringere l’ateneo a tornare al tavolo negoziale nel quale il governo Usa vuole imporre la sua politica anti woke e contro le proteste filopalestinesi.
Al dottor Alan Garber,
Ufficio del Presidente
Harvard University
Il Governo federale ha la sacra responsabilità di essere il saggio e importante amministratore dei dollari dei contribuenti americani. Harvard University, nonostante l’accumulo di una dotazione di 53,2 miliardi di dollari in gran parte esentasse (più del Pil di 100 Paesi) riceve miliardi di dollari dalla generosità dei contribuenti ogni anno. Ricevere tali finanziamenti dei contribuenti è un privilegio, non un diritto. Eppure, invece di utilizzare questi fondi per promuovere l’istruzione dei suoi studenti, Harvard si impegna in un modello sistematico di violazione della legge federale. Da dove vengono molti di questi “studenti”, chi sono, come sono entrati a Harvard, o anche nel nostro paese – e perché c’è così tanto ODIO? Queste sono domande a cui bisogna rispondere, tra molte altre, ma la domanda più grande di tutte, perché Harvard non dà risposte dirette al pubblico americano?
Harvard University ha preso in giro il sistema di istruzione superiore di questo paese. Ha invitato studenti stranieri, che si comportano in modo violento e mostrano disprezzo per gli Stati Uniti d’America nel suo campus. In ogni modo, Harvard non ha rispettato i suoi obblighi legali, i suoi doveri fiduciari ed etici, le sue responsabilità in materia di trasparenza, e qualsiasi parvenza di rigore accademico. Ha eliminato i requisiti dei test standardizzati e un sistema di valutazione normalizzato. Quest’anno Harvard è stata costretta ad adottare un imbarazzante programma di “matematica di recupero” per studenti universitari. Perché, chiediamo, Harvard deve insegnare semplice matematica di base quando è apparentemente così difficile entrare in questa “acclamata università”? Chi viene ammesso con standard così bassi quando altri, con voti favolosi e grande comprensione della matematica di alto livello, sono stati respinti?
Harvard è stata addirittura coinvolta in umilianti scandali di plagio, esposti chiaramente e semplicementi sui media, nei confronti della vostra allora presidente dell’Università, che è stata un imbarazzo per la nostra Nazione. Gran parte della discriminazione piena d’odio di Harvard è stata rivelata, l’anno scorso, dal grande lavoro del membro del Congresso Elise Stefanik, e dalla sua Commissione. Come se cercasse di mettersi ancora più in imbarazzo, Harvard ha assunto i falliti sindaci Bill De Blasio e Lori Lightfooot, forse i peggiori sindaci che hanno mai guidato le grandi città nella storia del nostro paese, per apparentemente insegnare “leadership” alla School of Public Health. E’ come assumere il capitano del Titanic per insegnare navigazione ai futuri capitani di mare.
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