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Trump: “Putin vorrebbe mettere fine alla guerra”. Meloni: “Entro fine anno decreto armi per Kiev”

Il presidente Usa parla del dossier Ucraina. Steve Witkoff e Jared Kushner hanno avuto “l’impressione” che Vladimir Putin “vorrebbe mettere fine alla guerra”, ha detto Donald Trump. Anche Zelenksy ha fatto sapere che gli incontri negli Stati Uniti sono in via di preparazione. “Dopo il ritorno della squadra americana da Mosca e le relative consultazioni a Washington, Rustem Umerov, Andriy Gnativ e tutti coloro che sono necessari per i negoziati continueranno il dialogo con i rappresentanti del presidente Trump”, ha detto, nel suo quotidiano messaggio serale, pubblicato sui social. E in Italia, dopo settimane di tensioni carsiche, Giorgia Meloni prova a mettere un punto alle polemiche sul tipo di sostegno da dare all’Ucraina: finché ci sarà la guerra, l’Italia aiuterà Kiev con tutto il necessario, comprese le armi.

Il decreto è slittato solo per motivi tecnici, spiega, per non oberare il Consiglio dei ministri, ed entro fine anno “si farà”. Dalla presidente del Consiglio arriva anche la stoccata all’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone: la fase è tale che bisogna “misurare molto bene le parole, evitando quello che può surriscaldare gli animi”.


Trump, Putin vorrebbe mettere fine alla guerra

Steve Witkoff e Jared Kushner hanno avuto “l’impressione” che Vladimir Putin “vorrebbe mettere fine alla guerra”. Lo ha detto Donald Trump. “Non posso dire cosa succederà perché le cose bisogna farle in due. Con l’Ucraina penso che abbiamo trovato un accordo. Sono soddisfatti. Ma la cosa triste è che se fossi stato presidente avrebbero il 100% del loro territorio. Nulla sarebbe accaduto. È una situazione molto triste”, ha detto Trump sottolineando come gli Stati Uniti “non stanno spendendo soldi sulla guerra” in Ucraina. “Stiamo vendendo alla Nato, non siamo derubati come lo eravamo sotto Biden”, ha aggiunto ribadendo che l’unico motivo per cui è “coinvolto” nella guerra è perché vuole mettere fine alle morti. 




Ucraina: Trump, per Witkoff e Kushner Putin vuole mettere fine alla guerra

Vladimir Putin “vuole mettere fine alla guerra” e “tornare a una vita normale”. Lo ha detto Donald Trump, riferendo le “impressioni” ricavate da Steve Witkoff e Jared Kushner nel loro incontro a Mosca col presidente russo. Secondo i due inviati usa, ha detto Trump, Putin “vuole concludere un accordo”.




Ucraina: Zelensky, su negoziati si procede in modo abbastanza efficace

“Stiamo preparando degli incontri negli Stati Uniti. Dopo il ritorno della squadra americana da Mosca e le relative consultazioni a Washington, Rustem Umerov, Andriy Gnativ e tutti coloro che sono necessari per i negoziati continueranno il dialogo con i rappresentanti del presidente Trump”. È quanto fa sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo quotidiano messaggio serale, pubblicato sui social. “Aspettiamo notizie nei prossimi giorni su tali incontri, contatti, negoziati (incontri personali o conversazioni telefoniche). C’è un contatto costante tra tutti i partner e tra i partner e l’Ucraina”, afferma Zelensky, “tutto sta procedendo in modo abbastanza efficace, agli incontri di Ginevra e in Florida l’Ucraina è stata ascoltata e ha trovato ascolto. E questo è importante. Contiamo che continuerà ad essere così. Solo tenendo conto degli interessi dell’Ucraina è possibile una pace dignitosa”. “Ora il mondo sente chiaramente che c’è la possibilità di porre fine alla guerra e che l’attuale attività negoziale deve essere sostenuta dalla pressione sulla Russia”, conclude il leader ucraino, “tutto dipende proprio da questa combinazione: diplomazia costruttiva più pressione sull’aggressore. Entrambi questi elementi lavorano per la pace”.




Kiev: 9 bombe aeree su Slovyansk, 8 feriti

Un raid russo con nove bombe aeree su Slovyansk ha causato 8 feriti, tra cui due bambini. Lo ha riferito il capo dell’Amministrazione militare regionale di Donetsk, Vadim Filashkin, su Telegram, ripreso da Rbc. “Almeno otto persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini, a seguito di molteplici attacchi su Slovyansk. Oggi i russi hanno sganciato nove bombe aeree sulla città, una delle quali ha colpito un grattacielo”, ha affermato.




Ucraina: riprese mostrano città vicino a Pokrovsk quasi circondata da russi

Riprese esclusive effettuate con un drone e ottenute dall’Associated Press mostrano una città ucraina devastata e quasi circondata dalle forze russe nei pressi della città di Pokrovsk, che Mosca questa settimana ha dichiarato di controllare. A Myrnohrad, nella regione orientale di Donetsk in Ucraina, a 12 chilometri da Pokrovsk, sembra che non ci sia quasi nessuna strada rimasta intatta. Alcuni danni sono così recenti che nelle riprese effettuate nei giorni scorsi si vede ancora il fumo salire. La città è quasi circondata dalle forze russe, secondo DeepState, una mappa ucraina open source ampiamente utilizzata dai militari e dagli analisti. Oggi il comando orientale dell’Ucraina ha reso noto su Telegram che stava inviando rifornimenti alle truppe a Myrnohrad attraverso droni robotici terrestri che trasportano cibo e acqua ai soldati rimasti. Myrnohrad aveva una popolazione di circa 46.000 abitanti prima dell’invasione della Russia nel febbraio 2022. Da allora ha subito lo stesso destino di decine di altre città e villaggi ucraini nell’est e nel sud, che si sono quasi svuotati di abitanti.




Rutte: “Mosca sempre più sconsiderata con la Nato”

“Affrontiamo pericoli reali e duraturi. La Russia continua la sua brutale guerra contro l’Ucraina, prendendo sempre più di mira la sua popolazione e le sue infrastrutture critiche. Con l’arrivo dell’inverno, la Russia sta anche dimostrando un comportamento sempre più sconsiderato nei confronti della Nato, violando il nostro spazio aereo, conducendo attacchi informatici e schierando navi spia per mappare le infrastrutture sottomarine degli alleati: questi incidenti sottolineano la necessità di una vigilanza costante”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte al termine della ministeriale esteri.




Meloni: “Decreto armi non significa lavorare contro pace”

“Chiaramente noi lavoriamo per la pace ma finché ci sarà una guerra faremo quello che possiamo fare, come abbiamo sempre fatto, per aiutare l’Ucraina a difendersi”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla fine della missione in Bahrein parlando del nuovo decreto di proroga degli aiuti militari a Kiev. “Il decreto – ha proseguito – entro la fine dell’anno viene fatto in ogni caso perché serve. Non vuol dire lavorare contro la pace. Vuol dire che finché c’è una guerra aiuteremo l’Ucraina a potersi difendere da un aggressore. C’è più di un Consiglio dei Ministri che lo consente e quindi cerchiamo sempre di spalmare i provvedimenti del Consiglio dei Ministri in maniera tale da lavorare su quello che è più urgente. È una questione logistica”.




Meloni: “Entro fine anno decreto armi per sostenere Kiev”

“La possibilità di inviare aiuti all’Ucraina scade il 31 dicembre, un decreto ci sarà. Aiuteremo l’Ucraina a difendersi dall’aggressore, c’è più di un Cdm che lo consente”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla fine della missione in Bahrein.




Meloni su Cavo Dragone: “Fase in cui bisogna misurare le parole”

“E’ una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole” evitando “quello che può far surriscaldare gli animi. L’ammiraglio Cavo Dragone stava parlando di cybersicurezza. Io l’ho letta così: la Nato è un’organizzazione difensiva, oltre a difenderci dobbiamo fare anche meglio prevenzione. Attenzione anche a come si leggono parole che bisogna anche essere molto attenti a pronunciare”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata in un punto stampa alla fine della missione in Bahrein.




Cremlino: Putin ha discusso adesione Kiev a Nato con Witkoff e Kushner

L’adesione dell’Ucraina alla Nato è una questione chiave per la risoluzione del conflitto e se ne è discusso nell’incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e i rappresentanti Usa, cioè Steve Witkoff e Jared Kushner. Lo ha riferito il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. “Si tratta di una delle questioni chiave, è stata discussa”, ha detto ai giornalisti in risposta a una domanda al riguardo.

Ushakov tuttavia non ha rivelato i dettagli della discussione. “I negoziati si sono svolti a porte chiuse e abbiamo concordato che né noi né gli americani avremmo commentato in modo specifico cosa e come i due rappresentanti americani e il nostro presidente abbiano discusso”, ha dichiarato.




Cremlino: Ucraina in Nato tra questioni chiave negoziati

La questione dell’adesione dell’Ucraina alla Nato “è una delle questioni chiave” nelle trattative tra Russia e Usa. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov, sottolineando che quindi l’argomento “è stato discusso” nei colloqui di ieri al Cremlino tra Vladimir Putin e gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kushner. Lo riferisce la Tass.




Von der Leyen: “Far sì che a Putin la guerra costi di più”

“Sin dall’inizio l’Ucraina ha potuto fare affidamento sull’Europa. Noi possiamo contribuire e dare al Paese gli strumenti necessari affinché possa negoziare da una posizione di forza”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Dobbiamo far sì che la guerra costi per Putin, e questa proposta ci consente di farlo. Le proposte ci consentono di coprire le necessità finanziarie dell’Ucraina per 2/3 per i prossimi due anni”, una somma pari “90 miliardi”, ha aggiunto.




Zelensky: “Oggi Umerov a Bruxelles poi incontro con inviati Usa”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha reso noto che il capo negoziatore Rustem Umerov “ha riferito dei preparativi per gli incontri di oggi a Bruxelles con i consiglieri per la sicurezza nazionale dei leader europei”. “Il Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa dell’Ucraina sarà accompagnato a questi incontri dal Capo di Stato Maggiore Andrii Hnatov. Questa è la nostra continua coordinazione con i partner, e garantiamo che il processo negoziale sia pienamente attivo”, ha aggiunto Zelensky spiegando che “i rappresentanti ucraini informeranno i loro colleghi in Europa su ciò che è noto dopo i contatti di ieri da parte americana a Mosca, e discuteranno anche della componente europea dell’architettura di sicurezza necessaria”.”Dopo Bruxelles, Rustem Umerov e Andrii Hnatov inizieranno i preparativi per un incontro con gli inviati del Presidente Trump negli Stati Uniti”.




Cremlino: grati a Trump per sforzi di pace

Il Cremlino “apprezza profondamente” gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e della sua amministrazione per trovare una soluzione pacifica alla situazione in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. Lo riporta Interfax. “Siamo tutti pronti a incontrarci finché sarà necessario per raggiungere una soluzione pacifica”, ha aggiunto. “Il lavoro è attualmente in corso a livello di esperti dove devono essere raggiunti risultati concreti, che poi costituiranno la base per i contatti al massimo livello”, ha spiegato ancora.




Cremlino: europei ossessionati dal volerci sconfiggere

Gli europei “non partecipano al processo di pace in Ucraina perché sono ossessionati dall’idea di infliggere una ‘sconfitta strategicà alla Russia”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Continuano ad agire in questa direzione e si sbagliano di grosso”, ha aggiunto citato dalle agenzie russe.




Cremlino: corruzione fra autorità Kiev è ben nota

“La corruzione a Kiev e le tendenze corrotte delle sue autorità sono ben note”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.




Cremlino: telefonata Trump-Putin si può organizzare rapidamente

Una conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “è possibile e può essere organizzata in qualsiasi momento”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.




Cremlino: su negoziati rispettare principio del silenzio

La Russia auspica che la parte americana rispetti il principio del silenzio durante i negoziati per l’accordo sulla guerra in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Noi rispetteremo questo principio e speriamo che anche le nostre controparti americane lo faranno”, lo riporta Ria Novosti.




Cremlino: Putin non ha respinto piano pace Trump

L’affermazione secondo cui il presidente russo Vladimir Putin avrebbe respinto il piano di pace degli Stati Uniti per l’Ucraina “è errata”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass. “Come detto ieri, alcune cose sono state accettate, altre sono state segnalate come inaccettabili. Si tratta di un normale processo di lavoro, una ricerca di compromesso”, ha aggiunto.




Media Kiev: salta incontro fra Zelensky e inviati Usa

L’incontro in programma a Bruxelles tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la delegazione americana, composta dall’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, e dal genero del presidente Jared Kushner sarebbe saltato. È quanto scrive il Kiev Post citando alcune fonti informate. Il presidente Zelensky starebbe facendo ritorno in Ucraina. Witkoff e Kushner ieri sono stati al Cremlino dove hanno tenuto un lungo vertice con il presidente russo Vladimir Putin.




Rutte (Nato): “Se non c’è accordo continuare con armi e sanzioni”

“È un bene che il processo di pace sia in corso, solo gli Usa sotto la guida del presidente Trump potevano rompere lo stallo. Ma se non si saranno risultati è essenziale che le armi continuino ad arrivare in Ucraina, come sta accadendo oggi grazie all’iniziativa Purl e gli aiuti bilaterali, e che le sanzioni economiche imposte alla Russia mordano, che è quello che avviene”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte arrivando alla ministeriale Esteri. “È la cosa migliore per far cambiare idea a Putin”. 




Ucraina, diverse interruzioni di energia dopo i radi russi

Dopo gli attacchi russi nella notte 17.500 persone nella regione di Kharkiv, circa 5mila nelle regioni di Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia, nonché i consumatori nella regione di Kherson, sono rimasti senza elettricità. Lo ha riferito il ministero dell’energia di Kiev. L’elettricità è stata ripristinata invece in tutta la regione di Odessa dove un lavoratore è rimasto ferito a seguito di un attacco notturno ed è stato trasportato in ospedale.




Mosca: “I contatti con Washington proseguiranno”

Il consigliere presidenziale russo per la politica estera Yuri Ushakov ha affermato che c’è ancora molto lavoro da fare per risolvere il conflitto in Ucraina, ma le parti non sono lontane dal raggiungere un risultato. “C’è ancora molto lavoro da fare, sia a Washington che a Mosca. I contatti continueranno a questa condizione”, ha dichiarato.




Berlino, altri 200 milioni di dollari per armi a Kiev

“La Germania fornirà all’Ucraina ulteriori 200 milioni di dollari in armamenti tramite il meccanismo Purl, suddivisi in due pacchetti, e verserà altri 25 milioni di euro al Comprehensive Assistance Package del fondo fiduciario Nato, per garantire equipaggiamento invernale e adeguata assistenza medica ai militari ucraini impegnati al fronte”. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, prima della sua partenza per Bruxelles per la riunione dei ministri degli Esteri della Nato.Wadephul ha ricordato che “è ancora più importante che quest’estate, al vertice Nato dell’Aia, noi, come partner della NATO, abbiamo adottato un segnale chiaro e forte: ci impegniamo a raggiungere l’obiettivo di spesa del 5%. La Germania si assume pienamente le proprie responsabilità e sta dando il suo contributo a un’equa condivisione degli oneri.”. Ha aggiunto che l’attuale scenario di minaccia non lascia alternative: “Dobbiamo investire molto di più nella nostra sicurezza per scoraggiare qualsiasi aggressione contro la Nato. Droni, disinformazione, sabotaggi e cyberattacchi che colpiscono la nostra democrazia e la nostra vita quotidiana richiedono una risposta coordinata, decisa e dotata degli strumenti adeguati”.




Raid russo sulla regione Dnipropetrovsk, due morti

Due persone sono rimaste uccise e altre tre ferite in un attacco russo effettuato nella notte sulla città di Ternivka, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha reso noto su Telegram Vladislav Gaivanenko capo dell’amministrazione militare regionale. “Due uomini di 43 e 50 anni sono stati uccisi – ha affermato – altre tre persone rimaste ferite, tutte ricoverate in ospedale. Un uomo e una donna di 65 anni sono in condizioni serie. Un ragazzo di 18 anni è in condizioni moderate”.




Drone di Kiev causa incendio di un deposito russo

Lo schianto di un drone, presumibilmente lanciato dalle forze armate ucraine, ha causato un incendio in un deposito di petrolio nella regione russa di Tambov. Lo rende noto la Tass citando il governatore locale Evgeny Pervyshov. “I vigili del fuoco sono giunti rapidamente sul posto per spegnere l’incendio”, ha scritto su Telegram




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