Trump: missili Patriot a Ucraina già spediti da Germania. Rapporto Osce: tortura sistematica su civili e prigionieri guerra ucraini
I missili Patriot per l’Ucraina sono stati già spediti dalla Germania. Lo afferma il presidente americano Donald Trump, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg. Trump ha anche detto di non aver parlato con il suo omologo russo Vladimir Putin da quando ha annunciato dazi secondari a Mosca se non ci sarà un accordo entro 50 giorni sull’Ucraina.
Sette persone sono rimaste ferite negli attacchi di droni russi che questa notte hanno colpito la regione ucraina di Vinnytsia, rendono noto le autorità locali citate dai media di Kiev. Precedentemente erano stati registrati nelle stesse ore tre feriti nel Kharkiv e uno nel Dnipropetrovsk. Esplosioni sono state segnalate anche nelle oblast di Kiev e di Odessa.
Nel complesso, le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con un missile balistico Iskander-M e oltre 400 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, sottolineando che gli obiettivi principali erano Kryvyj Rih, Kharkiv e Vinnytsia. Secondo i dati preliminari, le difese aeree ucraine hanno intercettato il missile balistico, hanno abbattuto 198 droni kamikaze – nel nord, sud, est e centro del Paese – ed hanno neutralizzato oltre 145 droni-esca con sistemi di guerra elettronica.
L’Osce intanto denuncia. “L’intensificarsi degli attacchi alle città ucraine da parte della Federazione Russa continua a provocare un forte aumento delle vittime civili, mentre persiste la tortura sistematica di civili e prigionieri di guerra ucraini e un numero crescente di ucraini è perseguito dalle autorità russe con accuse inventate”. Lo denuncia l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (Odihr) dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
“La raffica di attacchi in corso contro civili e infrastrutture civili in Ucraina sta infliggendo sofferenze umane indicibili ed è in chiara violazione del diritto internazionale. Deploriamo questa evoluzione e ribadiamo l’obbligo fondamentale di tutte le parti in conflitto di rispettare le norme e i principi internazionali umanitari e dei diritti umani”, ha dichiarato la direttrice dell’Odihr, Maria Telalian. I dati sulle violazioni del diritto internazionale forniti dall’ufficio dell’Osce si basano sulle testimonianze di 90 testimoni e sopravvissuti, nonché sul monitoraggio e sulle informazioni open source presentate dalla Russia, dall’Ucraina e dalla società civile.
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