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Trump e la deriva autoritaria negli Usa: licenziamenti e controllo dell’informazione

Il licenziamento da parte di Donald Trump della responsabile delle statistiche del ministero del lavoro, accusata di aver manipolato i dati sull’occupazione per metterlo in cattiva luce, «è solo un esempio lampante in una settimana segnata da tratti fortemente autoritari: epurazioni di dissidenti, riscrittura della storia, criminalizzazione dell’opposizione e richiesta di lealtà istituzionale assoluta», scrive Axios, piattaforma diventata famosa per i numerosi scoop giornalistici e fondata da tre giornalisti di Politico e comprata nel 2022 da Cox Enterprises per 525 milioni.

Secondo Axios, grandi settori della società stanno adeguandosi, prosegue la testata, ricordando che lo Smithsonian ha rimosso in silenzio ogni riferimento ai due impeachment di Trump dalla mostra sui presidenti americani.

«La natura travolgente e totalizzante del ciclo di notizie generato da Trump rende difficile distinguere l’isteria di parte dal vero arretramento democratico», osserva sempre Axios, secondo cui cinque sviluppi recenti, se applicati ad un leader straniero — o anche a un ex presidente Usa — sembrerebbero tratti da un manuale dell’autocrate.

Il “five-alarm fire”, l’allarme rosso, secondo la testata, comprende il licenziamento di McEntarfer, l’indagine su Obama e la sua amministrazione per la “bufala” del Russiagate, l’offensiva contro i centri di potere liberali, le deportazioni di migranti nel famigerato Cecot del Salvador e la campagna contro Powell.


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