Trump benedice l’accordo tra US e Nippon Steel. Al via una storica partnership per l’acciaio
MILANO – Alla fine Trump ha cambiato idea. I dubbi sulla sicurezza nazionale legati all’accordo tra il colosso americano US Steel e il giapponese Nippon Steel sono stati giudicati “risolvibili”, con la firma di un accordo ad hoc. Tanto è bastato perché nella notte il presidente degli Stati Uniti firmasse l’ordine esecutivo che approva il deal, dando il semaforo verde all’operazione da 14,9 miliardi di dollari.


La fine di una lunga saga
Si chiude così la lunga saga sulla proprietà straniera di un asset chiave nazionale iniziata nel dicembre 2023, quando le due avevano annunciato i piani per una fusione da 14,9 miliardi di dollari che prevedevano l’acquisizione dell’americana da parte della nipponica. L’ex presidente Joe Biden si era fermamente opposto e le società avevano fatto causa a Washington.


Trump dapprima allineato a Biden
Trump, per una volta, si era allineato al suo predecessore. “Perché vorrebbero venderla ora che i dazi la renderanno un’azienda molto più redditizia e preziosa – aveva scritto a gennaio su Truth – Non sarebbe bello se la U.S. Steel, un tempo la più grande azienda al mondo, guidasse di nuovo la carica verso la grandezza? Tutto può accadere molto rapidamente!”. Già lo scorso maggio i toni si erano addolciti e Trump aveva accettato l’idea di una partnership.
Semaforo verde da Washington
Questa notte si è chiuso il cerchio. “US Steel rimarrà in America, e manterrà il suo quartier generale nella grande città di Pittsburgh”, ha detto il presidente degli Stati Uniti in un post su Truth. In un comunicato congiunto, US Steel e Nippon Steel hanno dichiarato che Trump “ha approvato la storica partnership delle società che genererà investimenti senza precedenti nella produzione di acciaio negli Stati Uniti, proteggendo e creando oltre 100.000 posti di lavoro. Oltre al decreto esecutivo del presidente Trump che approva la partnership, le società hanno stipulato un accordo di sicurezza nazionale (Nsa) con il governo degli Stati Uniti”, che prevede circa 11 miliardi di dollari in nuovi investimenti da effettuare entro il 2028.
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