Società

Truffe telefoniche, le nuove regole per dire «basta»

Tutti assillati dalle truffe telefoniche. In Italia, le chiamate indesiderate da parte di call center e truffatori telefonici rappresentano un problema diffuso e fastidioso: secondo un report pubblicato da Hiya, servizio che offre protezione da chiamate spam e truffe telefoniche, durante il quarto trimestre del 2024 ogni cittadino italiano ha ricevuto in media 14 chiamate spam al mese, con il 58% di queste identificate come moleste o fraudolente.

Per contrastare questo fenomeno sempre più diffuso, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha recentemente varato nuove misure che impongono agli operatori telefonici di rispettare nuove regole e bloccare le numerazioni estere utilizzate per attività di spoofing.

Spoofing, che cos’è

Lo spoofing è una tecnica di inganno informatico in cui un malintenzionato finge di essere qualcun altro per carpire informazioni sensibili o compiere frodi. Il termine deriva dall’inglese to spoof, che significa appunto fingere o camuffare, e può assumere diverse forme a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Tra le varie tecniche diffuse, ad esempio, c’è anche quella dello spoofing telefonico: una pratica usata per ottenere informazioni personali, dati bancari o convincere la vittima a compiere azioni dannose come trasferimenti di denaro, sottoscrivere contratti o altre attività, a suo discapito. In questo caso, il truffatore manipola il numero che appare sul display del destinatario di una chiamata facendolo sembrare familiare o affidabile: in altre parole, chi riceve la telefonata vede apparire un numero non veritiero, spesso simile a quello di banche, enti pubblici o addirittura contatti presenti in rubrica; questa manovra quindi, induce a guadagnarsi la fiducia della persona chiamata, spingendola ad abbassare la guardia e fidarsi del chiamante.

Le nuove regole anti-truffe telefoniche

In merito l’Agcom ha introdotto di recente nuove regole anti spoofing per bloccare le chiamate truffa che sembrano provenire da numeri italiani ma in realtà arrivano dall’estero tramite Internet.

Il regolamento impone l’implementazione di due filtri principali da parte degli operatori telefonici. Il primo, da attivare entro tre mesi, riguarda i numeri fissi italiani falsificati: gli operatori dovranno bloccare le chiamate estere che li usano in modo illecito. Il secondo filtro, più complesso e previsto entro sei mesi, riguarda i numeri mobili: prima che una chiamata parta dall’estero verso l’Italia, l’operatore dovrà verificare in tempo reale se quel numero mobile italiano sia assegnato a una rete estera, e in caso contrario, bloccare la chiamata. In sintesi: solo i numeri autentici e verificabili potranno «passare» mentre quelli falsi verranno respinti automaticamente.

Come difendersi dalle truffe telefoniche

Il modo migliore per tutelarsi è quello di essere consapevoli che il numero visualizzato sullo schermo, in alcuni casi, potrebbe non corrispondere alla reale origine della chiamata: pertanto si sconsiglia di fornire informazioni sensibili al telefono se non si è assolutamente certi dell’identità del chiamante; in caso di dubbio, è preferibile riagganciare e richiamare direttamente il numero ufficiale dell’ente in questione.


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