Truffa telefonica da 40mila euro con l’escamotage del finto carabiniere: allerta a Lanciano
I carabinieri della Compagnia di Lanciano indagano su una truffa costata 40mila euro a una settantenne del posto. I risparmi di una vita, quelli che la vittima, ignara, ha versato in un primo momento cadendo nella trappola dopo una telefonata. Secondo quanto denunciato dai familiari la donna, pensionata, aveva ricevuto un finto messaggio della banca riguardante presunti versamenti a suo nome.
Così si sarebbe messa in contatto con il numero in questione al quale avrebbe risposto un sedicente carabiniere di Lanciano informandola dell’abitudine di alcuni operatori bancari a movimentare denaro senza autorizzazione dei titolari dei conti correnti e sui quali erano in corso indagini. La donna, spaventata, ha effettuato un bonifico istantaneo sull’Iban indicato dal finto carabiniere – che nel frattempo era riuscito a convincerla – versando ben 40mila euro: i risparmi di una vita. Soltanto dopo la segnalazione della banca i familiari e la stessa vittima hanno compreso la gravità dell’accaduto e messo a fuoco il raggiro. Da lì è scattata la denuncia: i carabinieri di Lanciano al momento stanno indagando per cercare di risalire ai truffatori. Nelle prossime ore potrebbero esserci sviluppi.
Sono ancora molto frequenti le denunce da parte di anziani truffati con le classiche tecniche della telefonata da parte del finto maresciallo dei carabinieri che chiama informando che il figlio è nei guai dopo un incidente e che soltanto pagando si può risolvere subito la questione o, come accaduto nei giorni scorsi a Lanciano, di persone o stessi operatori bancari accusati di poter movimentare soldi senza autorizzazione del titolare del conto corrente con la vittima che viene convinta ad andare nel più breve tempo possibile in banca a trasferire il denaro su un altro conto.
“Facciamo conferenze, raggiungiamo i piccoli comuni, andiamo nelle parrocchie, nei circoli culturali a rappresentare quali sono le modalità di truffe classiche in cui questi soggetti le pongono in essere…eppure in troppi ci cascano ancora” commenta a ChietiToday il maggiore Fabio Vittorini, comandante della Compagnia carabinieri Lanciano, annunciando per l’autunno la ripresa di una nuova campagna di prevenzione dalle truffe riservata alle fasce più deboli. Il consiglio dell’Arma, quando si ricevono interlocuzioni telefoniche ad esempio da un presunto maresciallo dei carabinieri, è di rispondere che si sta andando direttamente in caserma per parlare.
“Intendiamo raggiungere il maggior numero di persone possibile con la campagna di prevenzione” spiega il maggiore invitando ancora una volta a porre la massima attenzione “perché la truffa – ricorda – corre al telefono, spesso su quello fisso di casa”.
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