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True crime ispirati a vicende tanto inquietanti quanto vere come quella dei delitti di Alleghe e i romanzi noir: ecco la lista dei libri consigliati

Tra true crime ispirati a vicende tanto inquietanti quanto vere come quella dei delitti di Alleghe, a romanzi noir: ecco una lista di libri di recente uscita per tutti gli appassionati del genere.

“I rintocchi sommersi” di Mattia Majerna
Questo true crime pubblicato da Giunti per la collana Nero900 ci riporta al giallo degli omicidi di Alleghe. Tutto ha inizio il 9 maggio 1933, quando il corpo senza vita di una giovane cameriera viene ritrovato nella stanza numero 6 dell’albergo Centrale di Alleghe, caratteristico borgo incastonato tra le Dolomiti Bellunesi che si affaccia sull’omonimo lago dalle acque profonde e oscure come i segreti che racchiudono. Emma De Ventura ha la gola recisa da un rasoio, e non lontano da sé una boccetta di tintura di iodio. Il caso viene archiviato come suicidio: ma qualcosa non torna. Passano pochi mesi e il 4 dicembre il lago restituisce il corpo della giovane moglie di Aldo Da Tos, figlio del proprietario del Centrale, tornata solo il giorno prima dal viaggio di nozze. Secondo le autorità, un altro suicidio nonostante non ci sia una sola goccia d’acqua nei polmoni della donna. Il cronista Sergio Saviane decide di andare in fondo a questa torbida storia dopo che, la notte del 18 novembre del 1946, due suoi cari amici vengono freddati con una rivoltella. Mattia Majerna scrive di questo tragico mistero partendo dal lavoro di Saviane (1923-2001), ricordato soprattutto per la rubrica di critica televisiva che tenne su “L’Espresso” ma che divenne noto nel 1964 con il libro “I misteri di Alleghe” un’opera a metà tra romanzo e inchiesta.

“Il dilemma del carnefice” di Massimo Tivoli
In questo romanzo noir lo scrittore Massimo Tivoli ci porta a L’Aquila, ma nell’anno 2022. Nel capoluogo abruzzese che ancora porta i segni del terribile sisma del 2009 è ambientata la vicenda di Laura Scimia, aggredita mentre rientra a casa insieme ai suoi figli da uno sconosciuto mascherato che li seda e chiede alla donna di salvarne solo uno. Il killer dal volto coperto è ribattezzato Dilemma ed ha già colpito in città. Toccherà indagare all’investigatore Gianni Lovita che potrà contare sull’aiuto di sua sorella Pia, autistica, alienata nel suo mondo di silenzi e serie poliziesche. Sarà proprio lei con la sua incredibile memoria tipicamente autistica ad aiutarlo a ricostruire ogni dettaglio per comprendere il folle piano omicida di Dilemma. Il romanzo in uscita poche settimane per Giunti segna anche l’esordio letterario di Tivoli, e ha vinto già numerosi premi.

“Femminicidi Giovanili senza scampo” di Virginia Ciaravolo
La storia è quella di Michelle Caruso, la ragazza assassinata a Roma per un presunto debito e ritrovata in un carrello. La prefazione è di Dacia Maraini e ci sono i contributi di: Claudia Di Brigida, Cecilia D’Elia, Stefania Ascari, Cristina Bonucchi, Maria Rosaria Romano, Katia Pacelli, Gabriella Salvatore, Cristina Sartori, Mauro Valentini. I genitori di Michelle non hanno mai creduto alla storia del debito. Secondo loro “Il killer si era invaghito di lei”. Il libro pubblicato da Armando editore raccoglie un doloroso grido di dolore e denuncia e la psicoterapeuta e criminologa Virginia Ciaravolo affronta uno dei fenomeni più inquietanti della nostra società: la violenza di genere tra i giovani. Il femminicidio, tipicamente associato a dinamiche di violenza domestica tra adulti, sta emergendo anche tra gli adolescenti. Quello di Michelle ha sconvolto la comunità romana di Primavalle nel giorno in cui la ragazza, appena diciassettenne, è stata brutalmente uccisa con ventitré coltellate da un suo coetaneo: un evento tragico per esplorare un fenomeno complesso e doloroso come il femminicidio giovanile e analizzare i motivi dietro questi crimini, le conseguenze e come la società civile può reagire ed evitare tutta questa mattanza.

“La casa sull’albero” di Vera Buck
Dopo il grande successo di “Bambini lupo”, nel romanzo thriller “La casa sull’albero” Vera Buck trasforma in incubo la natura selvaggia. Il libro, pubblicato da Giunti per la collana M, sarà in libreria dal 16 aprile. È tempo di vacanze. Henrik e Nora hanno deciso di andare in Svezia, nella vecchia baita di famiglia, con Fynn, il figlio di cinque anni. Tutto è rimasto come nei ricordi d’infanzia di Henrik: la casa di legno rossa con le finestre bianche, il prato, il laghetto che splen­de al sole. Sembra di trovarsi in una fiaba di Astrid Lindgren. Eppure, nonostante la proprietà si trovi ai margini dell’ultima zona selvaggia d’Europa, in una foresta così grande da camminare per ore senza incontrare anima viva, sembra che qualcuno ci abbia vissuto di recente. E che li stia spiando. Molto presto, quella che doveva essere un’estate idil­liaca si trasforma in un incubo: nei dintorni viene ritrovato lo scheletro di un bambino e subito dopo Fynn scompare. Mentre i suoi genitori si lasciano prendere dai sensi di colpa, la polizia, con l’aiuto della studiosa di bo­tanica forense Rosa Lundqvist, si chiede se esista un collegamento tra i due casi. E quali misteri si celino nel folto del bosco, dove una vecchia casa sull’albero resiste allo scorrere del tempo. Il volume è stato inserito nella shortlist del Premio Crime Cologne.

“La lince sa aspettare” di Daniele Bresciani
In questo romanzo noir pubblicato nelle scorse settimane da Bompiani, lo scrittore e giornalista Daniele Bresciani ci riporta a una fase molto difficile della nostra recentissima storia. Siamo a Milano, nell’agosto 2021. Nell’estate dopo la seconda ondata di Covid si torna a vivere: la stagione dei matrimoni è aperta. In una cascina lungo il fiume Lambro dove è in programma un ricevimento, il ragazzo di sala cerca di far partire la ruota del vecchio mulino ma qualcosa la blocca: è il corpo di una donna uccisa in modo barbaro. Ed è solo il primo dei cadaveri sui quali l’ispettore Dario Miranda si trova a indagare. Una serie di omicidi legati dalle modalità feroci di uccisione e dalla nazionalità delle vittime, tutte albanesi. Daniele Bresciani dà vita a un intreccio in cui nulla è come sembra e ogni personaggio cela un oscuro segreto. Ma questa è anche una storia che sonda le nostre più profonde paure ma anche di quanto siamo pronti a rischiare per non perdere la speranza. “Stai fermo. Non guardarla”: una leggenda albanese sulla lince dice che chi incrocia il suo sguardo diventa cieco. Questo è il terzo volume della serie con protagonista l’ispettore Miranda sono di cui usciti “Anime trasparenti” (2020) e “Testimone la notte” (2022).

“Ovunque andrò” di Piera Carlomagno

Nell’ultimo noir della scrittrice e giornalista Piera Carlomagno, pubblicato per Solferino, ci troviamo ai piedi del vecchio BeiArt di Pechino. Qualcuno ha visto cadere una grande sagoma nera oltre i vetri della camera da letto. La sagoma è quella di Ranieri Monforti, imprenditore. Suicidio o delitto? La prima sospettata è la moglie Tania, ma passano due anni prima che arrivi la vigilia della sentenza; ed è in
quella notte di attesa che lei ricostruisce la storia di una morte forse annunciata. Una storia che ha radici lontanissime che affondano nella terra lucana, in un paese chiamato Castrappeso, tagliato in due da una frana che nel 1935 ha diviso a metà palazzo Di Salvia, nella remota Basilicata. Piera Carlomagno in questo noir combina diverse forme narrative, la suspense del giallo internazionale con le atmosfere e la ricchezza di una grande saga famigliare.


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