Trova il mio dispositivo diventa “Funzioni Trova”: il rebrand più brutto di sempre
Sommario:
- Google ha rinominato l’app “Trova il mio dispositivo” in “Funzioni Trova”.
- L’interfaccia aggiornata include una sezione dedicata alla condivisione della posizione tramite servizi Google.
- In arrivo supporto al tracciamento satellitare e tecnologia Ultra-Wideband (UWB) per una localizzazione più precisa.
Google ha deciso di cambiare nome a una delle sue app più utili, quella per localizzare i dispositivi Android. La storica “Trova il mio dispositivo” cambia nome e diventa “Funzioni Trova“, una orribile traduzione dall’inglese “Find Hub”.
Il cambiamento però non si limita all’estetica, ma introduce anche una nuova organizzazione delle impostazioni, pensata per semplificare la gestione della posizione.
Questa nuova versione dell’app non serve più soltanto a ritrovare smartphone, tablet o cuffie. Ora possiamo anche localizzare amici e familiari, grazie a una funzione che Google aveva inizialmente etichettato come “Beta”, ma che viene lanciata ufficialmente in forma stabile.
Cosa cambia con “Funzioni Trova” (a parte il nome)
L’app precedentemente conosciuta come “Trova il mio dispositivo” ora si chiama “Funzioni Trova”.
Il nuovo nome è già visibile su tutti i dispositivi Android e quindi sul Play Store, ma non nella versione web, che ha scelto di attenersi all’inglese Find Hub.
All’interno dell’app troviamo due voci separate: “Dispositivi” e “Persone”. La prima include le impostazioni storiche, come il blocco da remoto e la localizzazione. La seconda gestisce tutto ciò che riguarda la posizione condivisa con altri utenti Google, ad esempio amici o familiari.
Con questa riorganizzazione, Google ha anche eliminato l’etichetta “Beta” dalla funzione che consente di trovare altre persone. Questo segnala che l’opzione è ora considerata stabile e pronta per un utilizzo quotidiano. L’interfaccia è stata pensata per essere più chiara, permettendo di accedere rapidamente a tutte le funzioni di localizzazione senza confusione tra dispositivi e contatti.
Le novità in arrivo: satellite e UWB
Google ha annunciato che “Funzioni Trova” si arricchirà presto di altre tecnologie per la localizzazione, pensate per situazioni in cui le soluzioni tradizionali non bastano più.
La prima novità riguarda il supporto alla connettività satellitare, che consentirà di localizzare un dispositivo anche quando non è connesso a reti mobili o Wi-Fi. Una funzione pensata per contesti estremi, come aree rurali o ambienti isolati.
A questa si aggiunge il futuro supporto alla tecnologia Ultra-Wideband (UWB), già presente su alcuni smartphone di fascia alta. Grazie a questa integrazione, sarà possibile rilevare la posizione di un oggetto o di una persona con una precisione al centimetro, in modo da trovare facilmente un paio di cuffiette perse nelle pieghe del divano, per esempio, rendendo il tracciamento molto più accurato rispetto a quello basato su Bluetooth.
Queste funzionalità non sono ancora disponibili, ma il loro arrivo è stato confermato da Google, quindi si tratta solo di attendere.
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