Friuli Venezia Giulia

Trieste Underground, (ri)scoprendo angoli nascosti e perturbanti della città

04.08.2025 – 14.17 – Non c’è solo Miramare e piazza Unità. Si propone di far scoprire a turisti (e triestini) angoli e storie poco conosciute della città il progetto ‘Trieste Underground‘: un percorso nel cuore del capoluogo che mescola video ed esplorazione urbana. Sviluppato grazie a una collaborazione tra la Cappella Underground e il Comune di Trieste, col sostegno fattivo di Promoturismo FVG e Associazione Guide Turistiche del FVG, il progetto consiste in 12 punti della città che, tanto tramite un sito apposito, quanto appositi QR code presenti, raccontano 12 diverse storie della città, ispirate dal bestseller ‘Trieste Occulta. Storie nere ai tempi degli Asburgo‘ (MGS Press). Inquadrando il QR Code o visitando il sito, il ‘point of interest’ viene raccontato con un video dal taglio cinematografico, quasi un piccolo film o un mini documentario. Si va dalle storie degli spiritisti, al dominio nazista nel cuore nero della Kleine Berlin, a leggende medievali del castello di San Giusto.
Il percorso è progettato onde essere quanto più accessibile: basta visitare il sito o inquadrare il QR Code, senza necessità di macchinose app o procedure complesse. I diversi luoghi, dislocati sulla mappa, delineano una geografia del perturbante che, per i più coraggiosi, è interamente percorribile dall’inizio alla fine, privilegiando le aree di Cavana, Città vecchia e San Giusto. Non vi sono inoltre dépliant, pamphlet o contenuti cartacei di sorta, privilegiando un’esperienza quanto più ecosostenibile possibile, da fare a piedi tra le viuzze del centro storico.

“Trieste Underground è un progetto volto a sondare, a riesplorare la parte più nascosta della città: oltre a ‘Trieste Occulta’ è doveroso citare ‘Trieste Nascosta’ e ‘Le leggende del Friuli – spiega Luca Luisa per la Cappella Underground – I turisti ormai cercano qualcosa di diverso e noi portiamo alla luce quello che è nelle ombre, tramite una commistione tra digitale e tradizione reso possibile da un finanziamento del PNRR”.
Non solo storia dotta, pertanto ma “un viaggio nella tradizione e nel folklore orale, quasi una caccia al tesoro cittadina o, se vogliamo, una scatola del tempo, una cinquecentesca Wunderkammer che rivela il macabro e il meraviglioso di Trieste. Dopotutto “il dark tourism prende sempre più piede, i turisti vogliono contenuti culturali, non solo un aperitivo”.

Ma quale sarà il futuro di Trieste Underground? “È modulabile o anche, perché no, applicabile ad altre città: d’altronde questo è un percorso di scoperta anche per noi triestini e non si vuole coprire tutto l’esistente” spiega il regista dei video Diego Cenetiempo.

“Trieste underground coniuga tecnologia e sostenibilità – spiega l’assessore per il Comune di Trieste Sandra Savino – Queste sono tradizioni orali che permangono nel tempo e che, grazie a progetti del genere, non verranno dimenticate. È inoltre un progetto inclusivo, perché accessibile anche a chi abita all’estero, penso ad esempio ai giuliani nel mondo. E non escludiamo, nel futuro, con l’anniversario del Cimitero di Sant’Anna un’ulteriore tappa ‘cimiteriale’”.

La Cappella Underground ringrazia in particolare per la collaborazione l’Associazione Casa del Cinema, Civico Museo del Castello di San Giusto, FVG Film Commission, il Club Alpinistico Triestino (CAT), la Società Adriatica di Speleologia, la Kleine Berlin, il Museo della Bora e il Civico Museo Winckelmann.

[z.s.]




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