Trento, “Autumnus: i frutti della terra” tornerà dal 9 al 19 ottobre – Cronaca
TRENTO – “Autumnus 2025 ” stanno maturando i frutti della terra trentina Nuovi sapori, nuove location, nuove collaborazioni, sempre nel segno dell’eccellenza. La quinta edizione di “Autumnus. I frutti della terra città di Trento” è in programma dal 9 al 19 ottobre. Anche in questa occasione i primi quattro giorni coincideranno con il Festival dello sport (9-12 ottobre), creando sinergia tra due grandi eventi moltiplicando l’offerta per il pubblico.
La kermesse organizzata dalla Pro loco centro storico di Trento è stata svelata in una serata d’eccezione organizzata nei giardini medievali della Torre di Ravina, che ha visto la partecipazione di chef stellati e di alcuni degli attesi protagonisti di Autumnus.
Approfondimenti, laboratori, degustazioni, show cooking, cene stellate e caffè scientifici. Oltre 200 gli appuntamenti da non perdere in programma negli undici giorni di rassegna.
“Provincia, Trentino Marketing e ProLoco Centro Storico di Trento sono guidate dall’ambizione di promuovere al massimo ciò che rende speciale il territorio. Da questa fortissima unità di intenti, è nata una stretta partnership che permette di identificare Trento con l’eccellenza, di cui sono simbolo tanto i campioni dello sport quanto il patrimonio enogastronomico ed agroalimentare locale”, ha detto Marco Lazzeri, presidente della Pro loco, che ha ideato e realizzato “Autumnus” fin dagli albori.
“Autumnus – ha aggiunto il presidente della Provincia Fugatti – si è affermata in pochi anni come una delle più importanti vetrine dell’eccellenza enogastronomica trentina. È la prova della capacità di Trento e del Trentino di credere con passione e professionalità nei grandi eventi, valorizzando ad esempio la collaborazione con il Festival dello sport. Autumnus, nella quinta edizione, non mancherà di stupire trentini e visitatori.
Sarà un’occasione preziosa per vivere esperienze in prima persona e scoprire come l’agroalimentare trentino sta evolvendo senza mai perdere la va propria identità”, ha concluso Fugatti. C. L.