Trenitalia, bloccato l’aumento delle tariffe in Liguria: ecco come chiedere il rimborso dei biglietti
Genova. Bloccato l’aumento delle tariffe dei treni regionali in Liguria. A confermarlo è l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola, che annuncia un provvedimento ad hoc nella prossima seduta di giunta in programma il 9 gennaio. Nel frattempo, in attesa che i prezzi sui canali di vendita di biglietti e abbonamenti tornino quelli del 2024, Trenitalia fa sapere che i viaggiatori potranno chiedere il rimborso parziale dei titoli di viaggio e ottenere la restituzione dell’eventuale maggiorazione pagata.
L’aumento del 2,5% era previsto dal contratto di servizio con Trenitalia, valido fino al 2032, nell’ambito del piano che includeva la fornitura di 48 nuovi treni. Già a fine dicembre la Regione aveva annunciato una lettera firmata da Bucci e Scajola per chiedere la sospensione dei rincari. Oggi non si parla più di richiesta, ma di decisione presa che deve solo essere formalizzata.
“Abbiamo già messo tutto nero su bianco, le tariffe per il 2025 rimarranno invariate – afferma Scajola contattato da Genova24 -. Abbiamo inviato una comunicazione scritta a Trenitalia, che ne ha preso atto. È inaccettabile un aumento delle tariffe in un momento di sofferenza per utenti e pendolari, per noi è inconcepibile. Finché il servizio rimarrà questo, i liguri non sborseranno un centesimo in più rispetto al 2024, sarebbe intollerabile. Condivideremo gli aumenti quando si tornerà ad avere una normalità dal punto di vista dell’efficienza”.
In questi giorni, dunque, si potranno trovare i biglietti in vendita con le nuove tariffe maggiorate del 2,5%. Finché il ritorno alle tabelle in vigore per il 2024 non sarà ufficializzato dalla giunta regionale, gli utenti dovranno rassegnarsi a chiedere il rimborso della quota eccedente attraverso il form da compilare online, pur trattandosi di una casistica non prevista dal regolamento, anche per i viaggi già effettuati dopo il 31 dicembre. Per ora dall’azienda non arrivano informazioni più precise. Comunque, da quanto risulta alla Regione, gli abbonamenti sarebbero ancora acquistabili senza maggiorazioni.
Ma la decisione di congelare gli aumenti tariffari non potrà restare priva di conseguenze, visto che la Regione è vincolata da un contratto di servizio. Scajola è perentorio: “A noi questo non interessa, adesso blocchiamo le tariffe. Poi abbiamo già in programma di rivedere con Trenitalia il piano economico, i ricavi, i costi. Per quanto riguarda il contratto di servizio siamo aperti a tutto, lo abbiamo detto col presidente Bucci”. In ogni caso, rispetto al blocco delle tariffe, chiarisce che “metterci questi soldi non è all’ordine del giorno, nessuno ce li vuol mettere, non lo troviamo giusto. C’è anche un tema di sanzioni, l’argomento è molto vasto”.
Il 7 gennaio è già in calendario un incontro tra Regione, Trenitalia e associazioni dei pendolari. Poi, per affrontare un 2025 che si preannuncia denso di cantieri (e che inizia con la pesante interruzione totale tra Genova e Savona per i lavori del nodo) l’assessore Scajola vuole replicare il modello Autostrade: “Vogliamo vedere quali sono i lavori da fare, perché si fanno, avere una scala di priorità. Vogliamo una programmazione con Rfi. Apriremo un tavolo e lo porteremo anche a livello nazionale. Bisognare dare risposte a pendolari e turisti. Si riparte da zero, la musica è cambiata”.