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Treni nel caos, bufera su Salvini. “Sa pensare solo al Viminale”

ROMA – «Una sciagura», attacca il verde Angelo Bonelli. «Pensa ai satelliti di Musk», punzecchia il leader M5S Giuseppe Conte. «L’unico spostamento che gli interessa è il suo: al ministero dell’Interno», lo contesta la segretaria del Pd Elly Schlein. «Si vede che è tornato a tempo pieno al ministero», fa del sarcasmo Matteo Renzi.

La giornata nera dei treni (otto ore di caos, dopo che un convoglio dell’Alta Velocità in partenza alle sette del mattino da Milano aveva causato un danno alla linea aerea, provocando un effetto a cascata su tutta la rete) compatta le opposizioni nella critica al ministro ai Trasporti Matteo Salvini. Del resto non è la prima volta che succede. Sono mesi di passione per chi viaggia. Ripetuti ritardi. Guasti. Cancellazioni. Incidenti. Viaggiatori imprigionati.

La Lega prova a fare da scudo al diluvio di rimproveri che grandina sul suo segretario. «Se accade un guasto tecnico che cosa può fare il ministro?», prova a difenderlo il suo vice, Andrea Crippa. «Salvini lavora 14 ore al giorno per migliorare le linee non solo ferroviarie e qualunque tipo di trasporto».

Un’autodifesa che convincerà chi nelle stazioni ha scrutato per ore i tabelloni con le partenze? A Roma Termini c’è chi l’ha fatto per due ore. A Milano la fila davanti allo sportello assistenza di Trenitalia a metà mattinata era lunga più di cinquanta metri. Alle dieci l’azienda aveva diramato una nota con la quale invitava a non mettersi in viaggio. Alle quattordici, dopo che ormai la notizia del collasso ferroviario campeggiava su tutti i siti, annunciava il rimborso integrale per chi rinunciava. A quel punto i senatori della Lega si sono visti costretti a ribadire pubblicamente che «Salvini sta rimettendo in moto l’Italia, con 1200 cantieri, record di treni in viaggio. C’è chi fa, e quindi deve risolvere problemi gravi ereditati e c’è chi critica».

Ma le opposizioni hanno rafforzato gli attacchi, cavalcando la protesta. Un assedio. Angelo Bonelli di Alleanza verdi e sinistra invita Meloni a farlo dimettere. Matteo Renzi è una delle vittime dei disagi: «Il nostro incontro di oggi, allora, inizia alle 12 e non alle 11», spiega sul web riferendosi all’evento politico organizzata a Firenze per festeggiare i suoi 50 anni: «A chi darà la colpa stavolta Salvini?». «Il peggior ministro dei Trasporti della storia», rincara la dose Schlein. «Tra treni, taxi, aerei e trasporto pubblico locale, i trasporti italiani sono ridotti ai minimi storici. Rischiamo di tornare da quando si giurava con carrozze e cavalli. Non è accettabile nell’anno del Giubileo», denunciano in una nota i parlamentari M5S. «Il fallimento di Salvini è sotto gli occhi di tutti gli italiani, solo questa maggioranza riesce a fingere che va tutto bene» scrive sui social il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Salvini mobilita i suoi per ribattere, replicare, spiegare, nel silenzio assordante di buona parte del centrodestra. Il solo Maurizio Lupi di Noi Moderati segnala che «le polemiche strumentali non servono a risolvere i problemi, che sono evidenti e che impongono, oltre ad una riflessione, interventi urgenti che il ministro – siamo convinti – sta già facendo».

Poi esce una nota del ministero: «Il ministro Salvini è fermamente intenzionato a migliorare la circolazione ferroviaria, rendendo l’Italia più moderna e connessa: nel 2025 i nuovi treni in circolazione saranno 875. E nei prossimi mesi sono attesi altri 46 convogli Frecciarossa freschi di fabbrica. E ancora: verranno fatte le Olimpiadi Milano-Cortina a cui molti non credevano. Verrà riformato il sistema autostradale. Sarà realtà il collegamento tra Calabria e Sicilia». Un’agenzia ha titolato: «Mit, grave carenza infrastrutture, Salvini sta risolvendo».


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