Molise

Treni, la “ferrovia che non esiste” dal Molise alla stampa nazionale | isNews

A parlarne è il Corsera. Gravina (M5S): “Disagi vecchi, promesse nuove; noi vigileremo sugli accordi con Rfi”


CAMPOBASSO. La questione di Campobasso unico capoluogo regionale senza treni da cinque anni è giunta sulla stampa nazionale. Ad occuparsene è il Corsera, che in un articolo uscito oggi racconta della ‘ferrovia che non esiste’. Solo ieri la notizia di un autobus sostitutivo con posti limitati che ha lasciato a terra quindici passeggeri, costretti a percorrere a piedi diverse centinaia di metri e ad attendere un’ora sotto il sole per un altro mezzo, pullman che poi, durante il viaggio, si è fermato in autostrada, obbligando chi era a bordo ad attendere un ulteriore ‘sostitutivo del sostitutivo’.

“È l’ennesima disavventura che racconta la condizione in cui versano i trasporti ferroviari in Molise – commenta il consigliere regionale Roberto Gravina in una nota – Rfi, pochi mesi fa, aveva assicurato il ripristino della tratta Bojano–Roma entro settembre. Oggi, invece, assistiamo all’ennesimo rinvio imbarazzante e si è giunti a parlare di gennaio 2026 quasi come fosse una conquista. Abbiamo adesso un nuovo assessore ai Trasporti e un assessore esterno alle Infrastrutture, Marone – peraltro consigliere giuridico del ministro Salvini e noto come ‘l’uomo del Ponte’ – ma i molisani continuano a subire disagi, con buona pace di una filiera istituzionale del centrodestra tanto inutile quanto inesistente”. 

“Come Movimento 5 Stelle – aggiunge Gravina – continueremo a seguire con attenzione la vicenda, dopo che già a febbraio, con una nostra interrogazione in Parlamento, abbiamo costretto il Governo a fornire risposte sulle criticità legate ai lavori, a partire dal crollo delle gallerie tra Vinchiaturo e Campobasso. Siamo vigili a Roma anche in vista della sottoscrizione del nuovo accordo di programma tra Rfi e Mit”.

“La chiusura della stazione di Campobasso, i lavori infiniti sulla linea Campobasso–Venafro e gli ulteriori stop annunciati tra Isernia e Roma e tra Isernia e Venafro rischiano di relegare il Molise ai margini delle mappe ferroviarie. Non è un caso – aggiunge Gravina – che anche un autorevole quotidiano nazionale come il Corriere della Sera abbia acceso i riflettori su questa vicenda, raccontando come Campobasso sia ormai da cinque anni l’unico capoluogo di regione senza treni. È la conferma che quello che viviamo ogni giorno non è un disagio ‘locale’ ma una vergogna nazionale, che colpisce pendolari, economia e turismo. Senza un cambio di passo immediato, il Molise rischia di scomparire dalle mappe ferroviarie a tempo indeterminato”.


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