Abruzzo

tre priorità per “far correre” la città


Il Movimento cinque stelle, attraverso l’assessore Fabio Stella e il capogruppo in consiglio comunale Luca Amicone, lancia un monito al sindaco Diego Ferrara dopo l’approvazione del bilancio avvenuta mercoledì nella seduta consiliare: «Abbiamo votato il bilancio stabilmente riequilibrato, siamo stati leali nella coalizione, ma è ora di cominciare a concretizzare e correre veloci per la città di Chieti». Il Movimento cinque stelle, attraverso l’assessore Fabio Stella e il capogruppo in consiglio comunale Luca Amicone, lancia un monito al sindaco Diego Ferrara dopo l’approvazione del bilancio avvenuta mercoledì nella seduta consiliare.

«Il tempo dell’emergenza è terminato, ora chiediamo un cambio di passo concreto a questa amministrazione. Le nostre richieste non sono poltrone o deleghe assessorili, ma fatti concreti per la città», chiariscono Stella e Amicone.

I due esponenti si concentrano in particolare su tre obiettivi da perseguire nel più breve tempo possibile e, avvertono, «non sono negoziabili». Il riferimento è all’esigenza di fornire servizi comunali nella sede di piazza Carafa a Chieti scalo, così come all’apertura del distretto sanitario – sempre nell’area dello Scalo – e a una maggiore attenzione per la manutenzione stradale.

«Il Movimento Cinque Stelle ritiene necessario che nella sede del Comune di piazza Carafa vengano riattivati entro dicembre i servizi per i cittadini, come ad esempio lo sportello per richiedere i certificati, per il rilascio delle carte di identità e per i servizi demografici – annunciano Stella e Amicone -. Nella stessa piazza, che può diventare il cuore pulsante dello Scalo in termini di servizi al cittadino, pensiamo che il parcheggio interrato che si vuole realizzare sia un errore. Lo dicono i fatti: l’esperimento dell’area di sosta a pagamento in piazza Carafa è un fallimento, considerato che molti posti sono sempre vuoti; un parcheggio interrato a pagamento risulterebbe un’opera inutile perché non utilizzata dall’utenza, costosa in fase di realizzazione sia in termini economici che di disagi per le scuole, le attività commerciali e i residenti».

Secondo i due rappresentanti del Movimento cinque stelle la riqualificazione della stessa piazza Carafa passa anche attraverso alcuni nodi non ancora sciolti: «Prima di tutto bisogna trovare una soluzione concreta per l’immobile incompiuto che si affaccia anche su via Marino da Caramanico che, ad oggi, crea solo disagi e problemi igienico-sanitari. Ci deve essere, però, la volontà politica di tutta la maggioranza che fino ad oggi non è stata dimostrata a causa di egoismi personali di qualche componente – aggiungono l’assessore e il consigliere comunale pentastellati -. Considerando che manca il distretto sanitario a Chieti scalo ormai da anni, dobbiamo percorrere tutte le strade possibili e valutare concretamente se quello stesso immobile può rispondere a tale esigenza. Si tratta di un dovere da cui non ci si può sottrarre più. È una valutazione che parte da scelte fatte da questa amministrazione e di cui si deve assumere tutte le conseguenze», proseguono.

«D’altronde se non si trova presto una soluzione per un distretto sanitario allo Scalo, ci saranno moltissimi disagi nell’unico collocato sul colle presso l’ex Santissima Annunziata. L’inizio dei lavori del parcheggio interrato a piazza Garibaldi, infatti, renderà praticamente impossibile trovare un posto auto per chi si recherà proprio al distretto. È necessario alleggerire l’utenza afferente a quella struttura e la Asl ha il dovere istituzionale di trovare una soluzione a Chieti scalo. Forse noi del M5s abbiamo ancora troppa fiducia nelle istituzioni e pensiamo che possano collaborare per restituire ai cittadini servizi che ingiustamente sono stati sottratti».

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Per quanto riguarda la manutenzione stradale «il discorso è più complesso perché il Comune è in dissesto – riflettono ancora Stella e Amicone -. Dopo un lungo percorso, mercoledì è stato approvato il bilancio e finalmente si può ripartire, ma bisogna fare delle scelte perché le casse dell’ente sono vuote. Pertanto è necessario individuare le priorità ma ciò non rende impossibile trovare delle risorse per la manutenzione».

Come fare viene spiegato in due punti: «A Chieti la quota di evasione, di non riscosso, ha picchi elevatissimi che vanno oltre il 70%. Questo si traduce in un non riscosso di quasi 100 milioni di euro accumulato nel corso di un decennio. Nella sostanza una parte di cittadini onesti ha sostenuto sulle proprie spalle il peso della città. È arrivato il momento di far pagare tutti». E ancora: «Più manutenzione e una maggiore segnaletica sulle strade possono essere proposte attraverso un’attenta analisi delle attuali entrate e con la ricerca finanziamenti esterni».

Stella e Amicone, infine avvertono: «Fino ad oggi siamo stati sempre vicini al sindaco dimostrando lealtà e coerenza, ma è arrivato il momento di dare risposte alle nostre istanze che sono anche quelle dei cittadini. La nostra adesione a questa maggioranza e questo progetto politico non può prescindere dal perseguimento e raggiungimento di questi obiettivi».


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