Salute

Tre incidenti sul lavoro in poche ore: operaio 46enne muore di infarto. Due feriti gravi dopo cadute dall’alto

A meno di 24 ore dai festeggiamenti per la festa dei lavoratori, si sono registrati altri tre episodi di infortuni sul lavoro.

Il primo è quello di un operaio, un uomo ucraino di 46 anni, morto a Roma mentre lavorava in un cantiere di via dei Sabelli, all’incrocio con via degli Ausoni, nel quartiere San Lorenzo. Da quanto emerso, la vittima ha accusato un malore, s’è accasciato a terra ed è morto per arresto cardiocircolatorio. Intervenuti i carabinieri, la salma del 46enne è stata portata all’Umberto I e verrà riconsegnata ai famigliari su disposizione del pubblico ministero.

Il secondo è accaduto ad Ancona dove un operaio è precipitato da un’impalcatura di tre metri intorno alle 12, all’interno di uno stabilimento al porto della Fincantieri. La vittima, un uomo di 61 anni, lavorava per una ditta esterna: si trovava al lavoro su uno scafo, quando è caduto dall’impalcatura battendo la testa. Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Croce Rossa, il 118 e l’ambulanza della Fincantieri. L’operaio, portato con codice rosso traumatico all’Ospedale di Torrette, è cosciente e non è in pericolo di vita: ha riportato alcune fratture alle costole e sarà operato.

Il terzo episodio invece a Macchia di Ferrandina (Matera): un altro operaio 25enne di nazionalità albanese è precipitato in mattinata da un’altezza di sei metri, cadendo dal tetto di un capannone. La giovane vittima è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale San Carlo di Potenza, dove si trova ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia d’urgenza. Nelle prossime ore sarà sottoposto ad intervento chirurgico. Su quest’ultimo caso si sono espressi i rappresentanti sindacali lucani Fernando Mega, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli in una nota congiunta: “In attesa di ricostruire quanto è accaduto, Cgil, Cisl, Uil chiedono alla Giunta regionale di dare seguito alla riunione del Comitato regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro prima di tutto attraverso un ‘Patto regionale per la sicurezza sul lavoro’. Adesso basta. Non sono più tollerabili ritardi, inadempienze, inadeguatezze. Inoltre chiederemo ad entrambe le Prefetture un incontro data l’urgenza e la drammaticità della situazione”.


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