Toscana

Tre consiglieri provinciali di Fdi si dimettono, Lucacci: “


È trascorso qualche giorno dall’ultimo consiglio provinciale. Il rendiconto ha avuto il suo numero legale ed è stato approvato con i voti di Pd e di Patto Civico. Ma non c’è pace in Provincia perché in queste ore il direttivo di Fratelli d’Italia ha deciso di far dimettere i tre consiglieri del partito. Si tratta di Francesco Lucacci che è anche il capogruppo, di Lucia Scancariello e Lorenzo Basagni che lasceranno la carica dalla prossima seduta. 

“Sì, il partito ha deciso nel direttivo che i consiglieri provinciali che sono appunto facenti parte di Fratelli d’Italia rassegnano le proprie dimissioni – spiega il capogruppo Lucacci – Questa è una proposta che tra l’altro è stata fatta sia da Fratelli d’Italia ma anche da altre forze politiche, quindi immaginiamo che tutti gli altri faranno la stessa cosa”. Il riferimento è alla provocazione che Simon Pietro Palazzo ha fatto proprio nel corso dell’ultimo consiglio provinciale poco prima di uscire dall’aula per non partecipare al voto sul rendiconto “Io sono pronto a dimettermi, invito tutti gli altri consiglieri (e qui lo sguardo era soprattutto volto verso i banchi del centro sinistra e della consigliera di Patto Civico) a farlo con me, per fermare questa gestione dell’amministrazione provinciale”.

Un ragionamento che però non è stato accolto dalla controparte, anche perché conti alla mano, se adesso decadesse il consiglio provinciale e si andasse di nuovo al voto (di secondo livello) con la probabile partecipazione di Cortona e Castiglion Fiorentino, gli equilibri tra gli eletti potrebbero cambiare a favore del centro destra.

“Noi ci domandiamo, con tutto quello che ha detto e scritto il Pd, cosa farà adesso. Tutti i consiglieri che hanno votato, con mal di pancia, criticando Polcri, hanno la possibilità di dimostrare che non intendono sostenerlo. Fratelli d’Italia, vuol fare questo per un discorso di coerenza. Abbiamo cercato di fare di tutto per far capire che questa persona è inadeguata impreparata, incapace, sta lì soltanto per prendere i soldi a fine mese e sta mandando in malora una provincia che invece fino a quando è stata governata da altri presidenti aveva ripreso una sua dignità. Per altro stiamo anche avviando una ricerca di una soluzione per modificare la legge a livello parlamentare e consentire che non si ripeta una situazione del genere, ovvero un presidente inamovibile sempre e comunque, nonostante la mancanza di una maggioranza e nonostante le sue palesi incapacità”.

Per tre componenti, per adesso, che se ne vanno, tre potrebbero entrare, i primi dei non eletti, con il meccanismo della surroga.

“Ci sarà la surroga, ma chi viene dopo parrebbe non essere in nessun modo intenzionato a surrogarsi, per cui i posti se così avverrà, rimarranno vacanti e se anche gli altri componenti del centrodestra si dimetteranno, in consiglio rimarranno soltanto i consiglieri del Pd e la lista che fa capo a Donati con la consigliera Mancianti”.


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