Tre attivisti No Vax denunciati per le scritte contro i vaccini: “C’era una lista di obiettivi”
Avevamo imbrattato i muri di alcuni cimiteri, la sede di una rete televisiva e di una scuola con scritte contro i vaccini. Ora tre attivisti No Vax, ritenuti responsabili delle azioni, sono stati identificati e denunciati al termine di un’indagine avviata la scorsa primavera. Gli indagati sono un uomo di 64 anni residente a Como e due donne di 58 e 60 anni residenti rispettivamente a Pontida, nella Bergamasca, e a Cogliate, in provincia di Milano. Nel corso dei blitz notturni, oltre alle scritte, appariva sempre la stessa sigla, composta da due lettere “V” affiancate all’interno di un cerchio rosso.
Il gruppo avrebbe agito contro il muro del cimitero monumentale di Como, su quello della sede della televisione locale EspansioneTv, di una scuola di Olgiate Comasco e ancora dei cimiteri di Caslino e Cirimido. Ora, a distanza di qualche giorno dall’identificazione dei presunti attivisti, sono emersi i risultati delle perquisizioni. Come scrive La Provincia di Como, al domicilio di una delle due donne la Digos ha rinvenuto un elenco di possibili ulteriori obiettivi identificati all’interno di 23 comuni della provincia di Como, e una sorta di vademecum comportamentale al quale attenersi, contenente regole e prescrizioni.
“Chi è il nemico? L’élite internazionale che vuole depopolare perché vogliono controllarci. Ora siamo 8 miliardi, 2 o 3 miliardi si controllano meglio”. Oppure: “Il popolo ha diritto alla verità (…) Disobbedienza civile e non violenza, ma non pacifica”. Poi qualche consiglio per cautelarsi dal rischio di essere identificati: “Non condividere il numero di telefono, cancellare la cronologia delle chat (…) Togliere il salvataggio automatico”. Qualche commento di critica, dopo l’identificazione dei tre No Vax, è apparso anche sulle pagine social della questura di Como. L’operazione della Digos è stata definita “un’altra buffonata del sistema nazicom”.
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