Trattore si ribalta, morto agricoltore 48enne. Federacma: “Serve subito la revisione obbligatoria” | isNews
“Tragedie che si ripetono da anni”, spiegano dalla Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio
GUGLIONESI. “Ogni settimana contiamo un’altra vittima, e il copione è sempre lo stesso: mezzi vecchi, instabili, senza dispositivi di protezione. Il ribaltamento è la prima causa di morte nei campi”. Giunge all’indomani della tragica morte dell’agricoltore 48enne di Guglionesi – rimasto incastrato tra le lamiere del suo trattore dopo che questo si era ribaltato e precipitato in una scarpata – il commento di Andrea Borio, presidente di Federacma.
La Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio sprime profondo cordoglio alla famiglia della vittima e torna a sollecitare con forza l’attuazione dell’obbligo di revisione dei mezzi agricoli. “È inaccettabile – prosegue Borio – che, nonostante l’obbligo esista sulla carta da dieci anni, lo Stato non abbia ancora attivato un sistema di revisione tecnico-operativa dei trattori”.
Ogni anno in Italia si contano oltre 100 vittime per incidenti con mezzi agricoli. Nonostante ciò, la revisione obbligatoria – prevista da un decreto interministeriale del 2015 – non è mai diventata operativa, per l’assenza del decreto attuativo. “La sicurezza non può essere lasciata al caso o alla buona volontà del singolo – aggiunge Borio – Serve una rete di controlli, formazione, officine abilitate. Federacma è pronta a fare la sua parte, ma senza il decreto attuativo fermo dal 2015, tutto resta sulla carta e intanto si continua a morire”.
Federacma rinnova l’invito al Governo ad agire con urgenza e a mettere in campo strumenti concreti per salvaguardare chi ogni giorno lavora la terra, spesso in solitudine, senza tutele e con mezzi inadeguati. “La morte di un 48enne in Molise non è solo un dramma personale e comunitario – conclude Borio – è l’ennesima dimostrazione che il tempo delle parole è finito. Servono scelte politiche e amministrative coraggiose, adesso. Ogni giorno perso, può costare una vita”.
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