Umbria

Trasimeno, la “quarta isola” ha catturato 200mila moscerini al giorno


Sono circa 200mila al giorno gli insetti catturati da Isola B, la piattaforma galleggiante attivata lo scorso 19 maggio al centro del lago Trasimeno per contenere la presenza dei chironomidi, piccoli insetti non pungenti ma particolarmente fastidiosi per residenti, turisti e strutture ricettive.

Cinque milioni in meno A un mese dall’avvio, i dati diffusi dal Dipartimento di Biologia cellulare e molecolare dell’Università di Perugia e raccolti dalla ditta Laika Lab – incaricata dell’installazione e manutenzione – stimano circa 5 milioni di chironomidi rimossi dall’ambiente. La quantità, calcolata sul peso secco degli esemplari catturati (16,735 chilogrammi totali), è stata raccolta in tre fasi: 5.500 grammi tra il 19 e il 31 maggio, 9.200 grammi tra il 31 maggio e il 14 giugno e 2.035 grammi nei tre giorni successivi. Il dispositivo opera in maniera selettiva e autonoma, fermandosi solo in presenza di vento superiore ai 10 nodi. Grazie all’impianto fotovoltaico con batterie d’accumulo, garantisce continuità operativa senza emissioni.

L’impatto «La cattura dei chironomidi in questa fase – dice in una nota Alessandro Maria Di Giulio, responsabile del servizio Controllo organismi infestanti della Usl Umbria 1 – rappresenta la sottrazione di almeno 3 milioni di femmine di chironomide, che non potranno deporre, in media, 400 uova ciascuna e che compiono nell’estate almeno 3 generazioni»; Di Giulio sottolinea poi l’impatto preventivo dell’intervento sulle generazioni future di insetti attese nei mesi più caldi.

La collocazione La struttura – definita la “quarta isola” del Trasimeno – è stata collocata con qualche settimana di ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale. Occupa 64 metri quadrati e rappresenta una delle azioni pilota nell’ambito del piano regionale One Health, che mira a promuovere la salute pubblica in relazione agli equilibri ambientali.

Selettività «Il sistema tecnologico avanzato per il monitoraggio e la cattura dei chironomidi direttamente in acqua – continua la Usl – prevede un’alta selettività nella cattura (quasi esclusivamente di chironomidi); efficacia nella fase iniziale di sfarfallamento degli insetti; contenimento preventivo nelle aree a maggiore densità turistica; ed energia pulita e zero emissioni». «Questo approccio innovativo – ha spiegato Salvatore Macrì, responsabile del servizio regionale prevenzione, sanità veterinaria, sicurezza alimentare – guarda alla salute come risultato di equilibri complessi da tutelare con politiche coordinate e integrate, in linea con il principio “Health in all policies”». La Usl 1 continuerà a monitorare costantemente l’efficacia dell’Isola B per l’intera stagione estiva.

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