Emilia Romagna

Trasferimenti personale carcere Pratello: “Prezzo Insostenibile” per Bologna


Preoccupazione di Fp Cgil in merito al piano di mobilità del personale di polizia penitenziaria, avviato tramite interpello straordinario dal dipartimento, in vista dell’apertura degli istituti per minorenni de L’Aquila e di Lecce.

Con l’avvicinarsi del 1° e del 15 settembre, in pieno periodo di ferie estive, numerosi istituti si vedrebbero privati di una consistente parte di personale, denuncia il sindacato. L’Ipm di Bologna (Pratello) è particolarmente colpito, perdendo “ben 9 unità di personale del ruolo agenti/assistenti in sole due settimane”.

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Riteniamo questa situazione “l’ennesima scelta poco comprensibile e con ogni evidenza contraria ad un senso di organizzazione che la dovrebbe permeare”, scrivono in una nota indirizzata alle istituzioni preposte, i delegati Antonio Soletta e Salvatore Bianco, e aggiungono, in pratica, che la fretta nell’aprire i due nuovi Ipm non avrebbe tenuto conto delle esigenze organizzative degli altri istituti, e quello bolognese ne pagherà un “prezzo insostenibile”. 

Il sindacato denuncia nuovamente la carenza cronica di organico, attualmente 37 agenti prestano servizio a turno, che scenderanno a 28: “l’ennesima fuga in avanti che lascia sguarnito l’Istituto e noi, in buona compagnia con le altre sigle sindacali, letteralmente sgomenti!”

Soletta e Bianco ricordano che solo pochi mesi fa, durante il periodo pasquale, il carcere del Pratello stato teatro di “una rivolta sedata a fatica e di cui porta ancora i segni indelebili: due camere risultano ancora inutilizzabili, come più volte denunciato da noi, dal garante dei detenuti e da esponenti politici”.

Fp Cgil chiede dunque che questa decisione venga rivista e ridimensionata nei suoi effetti pratici, ritardando i trasferimenti a un periodo meno gravoso per gli altri istituti e in cui il personale possa essere sostituito più agevolmente. 

“Codesto dipartimento, concludono ha “con ostinazione perseguito l’apertura di una sezione per giovani-adulti presso la Casa Circondariale di Bologna, una decisione a nostro avviso poco lungimirante e dispendiosa in termini economici e di risorse umane. Invitiamo l’amministrazione, per il futuro, a ponderare maggiormente le proprie scelte attraverso un confronto serrato con tutte le rappresentanze sindacali, in uno spirito di condivisione, per garantire la giusta funzionalità dei servizi a fronte dei pur legittimi interessi politici in gioco”.

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