Trascorre 7 anni in carcere per narcotraffico, ora scende in campo con il braccialetto elettronico

Un calciatore vuole sentirsi libero in campo. Yuri Carvalho da Silva più degli altri. Perché è libero da pochi mesi e non del tutto.
Il calciatore del Goytacaz, squadra di Serie B2 del Campionato Carioca, è in libertà vigilata. A maggio è uscito dal carcere, dove ha trascorso i 7 anni precedenti per narcotraffico. Ora è in libertà vigilata e quindi è costretto a indossare il braccialetto elettronico. Anche in campo. Quando è stato rilasciato con l’obbligo dei domiciliari ha avuto la deroga per l’attività con il suo club purché indossi sempre lo strumento. Un calzettone blu a coprirlo, un pizzico di attenzione negli interventi e si punta al titolo.
Perché il suo Goytacaz è in finale play-off per la promozione in Serie B1 brasiliana, la finale di andata contro il Macaé è finita 1-1, domenica c’è il ritorno. Il suo club ha presentato al tribunale la richiesta di togliere il braccialetto almeno per le partite e soprattutto per la finale perché il giocatore è condizionato. Non ha ricevuto risposta.
Source link




