Toscana

Tragedia in A1, Giulia e Gianni i soccorritori morti insieme al loro paziente Franco


Un inferno di lamiere lungo la A1. Con un tir che di fronte a un rallentamento non è riuscito a fermarsi andando a travolgere i mezzi davanti a lui. E nel mezzo, tra due camion, un’ambulanza con a bordo tre persone che è rimasta schiacciata: nessuno si è salvato. Sono morti così Gianni Trappolini, dipendente della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Giulia Santoni, 23enne studentessa di infermieristica, e Franco Lovari, paziente di 75 anni che si trovava sulla barella.

Erano le 11,10 circa quando in direzione nord, proprio sotto il ponte Leonardo, a Levanella, è avvenuta la tragedia nella quale sono rimasti coinvolti due mezzi pesanti, un’ambulanza, un’auto con una roulotte al seguito e un pullman. L’autostrada è stata per ore inaccessibile: l’Italia si è spaccata a metà, straziata dalle morti di chi aveva deciso di dedicare la vita agli altri.

L’incidente causato da un tamponamento

Il tamponamento, stando alle prime ricostruzioni, si sarebbe verificato in seguito a un rallentamento che era stato segnalato nella cartellonistica stradale. Un mezzo pesante, con un carico di latticini, ha tamponato i veicoli che lo precedevano. Tra questi l’ambulanza, che si è accartocciata tra il camion e un altro che aveva di fronte. Poi è stato travolto il caravan, dove viaggiava una famiglia straniera in vacanza, con bambini al seguito. E anche un pullman sarebbe stato lievemente coinvolto.

Che l’incidente fosse di proporzioni enormi è stato subito chiaro, tanto che è stato immediatamente attivato il protocollo maxi-emergenza. Sul posto sono intervenuti Croce Rossa e Croce Bianca di Arezzo, automedica di Arezzo, gruppo maxi-emergenze di Arezzo, 118 di Firenze con infermierizzata e automedica di Incisa, elisoccorso Pegaso 1 e Pegaso 3, forze dell’ordine, vigili del fuoco, Misericordia di Monte San Savino con infermiere a bordo, Misericordia di Arezzo, di Monte San Savino e della Valdambra con infermiere a bordo.

L’ambulanza era di ritorno dall’ospedale San Donato di Arezzo: di prima mattina, infatti, Trappolini e Santoni avevano raggiunto la Gruccia e prelevato il paziente, per poi dirigersi verso l’ospedale cittadino dove il 75enne doveva essere sottoposto ad alcuni accertamenti. Una volta eseguiti gli esami, paziente e operatori sanitari sono ripartiti verso il Valdarno. Il viaggio di ritorno stava per terminare, poche centinaia di metri e l’ambulanza sarebbe uscita dall’autostrada per riportare Lovari alla Gruccia.

Il bilancio delle vittime

Il tragico bilancio conta anche numerosi feriti. Un uomo di 57 anni è stato trasportato con Pegaso 1 all’ospedale di Careggi e adesso è in prognosi riservata, cinque persone (la famiglia di turisti stranieri che conta anche dei minori) sono state trasferite all’ospedale la Gruccia con codici minori.

Il dolore di una vallata

L’incidente ha destato profonda commozione in tutta la vallata. Questa sera la Misericordia di Terranuova Bracciolini si stava preparando per una festa: uno dei volontari, dopo anni di servizio, ha donato un’ambulanza e proprio oggi era prevista la cerimonia per la donazione. Invece sull’associazione si è abbattuta la tragedia e adesso la gioia per il gesto cede il passo alla disperazione di volontari, dipendenti e dell’intera comunità che gravita intorno alla Confraternita.

Gianni Trappolini aveva 56 anni, lascia la moglie e due figli. Era un dipendente storico della Misericordia di Terranuova: aveva iniziato come volontario per poi fare della sua vocazione una professione. Anche Giulia Santoni, 23 anni, voleva dedicare la sua vita agli altri. Studiava scienze infermieristiche all’università di Firenze e stava svolgendo il servizio civile alla Misericordia di Terranuova, cittadina dove viveva con la madre. Franco Lovari viveva a Laterina, era malato ed era ricoverato nell’ospedale Valdarnese. 

Tantissimi i messaggi di cordoglio. A partire da quello di Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia: “Siamo colpiti al cuore. Due nostri volontari sono morti mentre erano in servizio, mentre portavano aiuto. È una ferita profonda, che addolora tutta la nostra Confederazione. A nome delle Misericordie d’Italia, e mio personale, mi stringo con rispetto e affetto alle famiglie delle vittime, ai confratelli e alle consorelle di Terranuova Bracciolini. A loro va la nostra vicinanza, la nostra preghiera e il nostro impegno a non lasciarli soli”.

Vicinanza alle famiglie è stata espressa anche dalla Federazione regionale delle Misericordie: “Siamo vicini, con il cuore e con la preghiera, alle famiglie dei soccorritori e del paziente trasportato, colpite da questo straziante lutto e all’intera comunità di Terranuova. Per mostrare la propria vicinanza, affranta e affettuosa, ai fratelli e sorelle della Misericordia terranuovese, il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, chiede a tutte le confederazioni italiane di esporre nel giorno dei funerali un nastro nero in segno di lutto su tutti i mezzi in loro dotazione e che, come sempre, saranno a servizio delle persone sofferenti”.

Toccanti le parole del sindaco Sergio Chienni: “Non ci sono parole che possono accompagnare. Solo lacrime. Giulia e Gianni, persone splendide che vivevano la quotidianità come servizio agli altri. Un dolore infinito. Ci stringiamo attorno ai familiari, alle persone vicine e alla Misericordia di Terranuova. Una comunità profondamente ferita e addolorata che nutre un bene infinito verso di loro. Le nostre condoglianze per tutte le persone che hanno perso la vita in questo terribile incidente e il nostro sostegno a tutti coloro che sono rimasti feriti”.

Autostrada riaperta nel pomeriggio

È stata riaperta nel pomeriggio l’autostrada A1 in direzione sud dopo la chiusura in entrambe le direzioni tra Arezzo e Valdarno. La riapertura della carreggiata verso Roma è avvenuta verso le 15:30. L’autostrada resta sempre chiusa al momento in direzione Bologna. Attualmente, spiega sempre Aspi, “il traffico all’interno del tratto chiuso è bloccato e si registrano 5 km di coda. Sempre in direzione Bologna, si registrano 3 km di coda nel tratto compreso tra Monte San Savino e Arezzo per l’uscita obbligatoria ad Arezzo. Invece, in direzione Roma, il traffico transita su una corsia e si registrano 8 chilometri di coda all’altezza dell’uscita di Valdarno”.


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