Tragedia annunciata, responsabilità da accertare
L’alluvione che nel 2024 colpì Traversara fu, secondo quanto emerso dalle perizie dei consulenti della Procura di Ravenna, un evento prevedibile, con criticità che erano state segnalate da anni. La relazione è stata affidata a tre docenti del Politecnico di Milano, l’ingegnere idraulico Gianfranco Becciu, il geotecnico Claudio Giulio Mario Di Prisco e l’idrologo Daniele Bocchiola. L’inchiesta della Procura di Ravenna è condotta dal procuratore capo Daniele Barberini e dal sostituto Francesco Coco.
“Come Democrazia Cristiana riteniamo grave e inaccettabile quanto emerso dalle perizie dei consulenti della Procura – affermano Giovanni Morgese e Stefano Bandini, rispettivamente segretario provinciale e dirigente per la sicurezza della Democrazia Cristiana -. Già nel 2013, il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni indicava il tratto Villanova–Traversara come il più pericoloso del fiume Lamone. Nel febbraio 2023, inoltre, la Regione Emilia-Romagna ha tagliato quasi un milione di euro destinati a interventi urgenti su quel tratto, dirottando i fondi altrove.
Non si può parlare di “evento imprevedibile” quando documenti ufficiali, comitati cittadini e tecnici indipendenti avevano già denunciato le condizioni di rischio. È una mancanza grave, sia sul piano politico che amministrativo, che ha esposto la comunità a pericoli noti e evitabili”.
Morgese e Bandini chiedono “l’apertura di un’inchiesta amministrativa regionale per accertare le responsabilità nella gestione e nel taglio dei fondi destinati alla sicurezza idraulica”. Ma anche “un piano straordinario di messa in sicurezza del Lamone e degli altri corsi d’acqua del ravennate, con priorità alle aree già colpite”; e un “coinvolgimento diretto dei comitati cittadini e delle associazioni locali nei tavoli di monitoraggio, perché la sicurezza del territorio non può essere decisa a porte chiuse”. “La Democrazia Cristiana è al fianco dei cittadini di Traversara e delle aree alluvionate – concludono -. Non permetteremo che la verità venga insabbiata o che le responsabilità si perdano nei meandri della burocrazia”.
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