tracce della colonia di Ginestra?
Genova. Odessa, oggi città al centro dello scontro bellico tra Russia e Ucraina, da sempre, grazie alla sua posizione centrale sul Mar Nero, ha rappresentato un crocevia di storia e culture. Oggi continua a svelare i suoi segreti, confermando un passato ben più intricato di quanto si pensasse. E che in qualche modo riguardano anche noi genovesi, o almeno, la nostra storia.
In questi giorni, infatti, sono terminati gli scavi archeologici condotti sotto il Boulevard Primorsky, a due passi dalla famigerata scalinata resa immortale dal film “La corazzata Potëmkin” (e, per noi italiani, da Fantozzi), scavi volti a rintracciare i “misteriosi” resti del castello ottomano di Hadzhibey. Gli scavi hanno portato alla luce anche una sorprendente scoperta: manufatti del XIV secolo di origine genovese. Questi ritrovamenti, che, secondo quanto emerso includono monete e ceramiche, suggeriscono una connessione diretta con l’emporio commerciale genovese di Ginestra, un insediamento noto per le sue attività commerciali sul Mar Nero di cui oggi si sono perse le tracce e che, secondo gli studiosi sarebbe da localizzare nella parte più orientale della città.
La scoperta di questi reperti genovesi non solo arricchisce il quadro storico della regione, ma fornisce anche nuove prove del ruolo cruciale che la Superba ha svolto nel commercio marittimo e nello sviluppo urbano di quest’area. I genovesi, abilissimi mercanti e navigatori, stabilirono una fitta rete di empori e fortificazioni lungo le rotte commerciali del Mar Nero. Sopratutto in Crimea, come è noto. Questo ha permesso loro di mantenere il controllo su importanti scambi di merci tra l’Europa e l’Oriente. La presenza di manufatti genovesi a Odessa, in un’area che successivamente divenne un’importante fortezza ottomana e poi una città russa prima di diventare città ucraina, testimonia la stratificazione culturale e commerciale che ha caratterizzato questo territorio per secoli.
I ricercatori, quindi, ipotizzano che la fortezza genovese legata all’emporio di Ginestra si potesse trovare in questa stessa zona, sfruttando la posizione strategica del luogo per controllare gli accessi al mare e le vie commerciali. Una conferma potrebbe arrivare dalla orografia della zona, oggi completamente urbanizzata e “schiacciata” dalla zona portuale: i resti della fortezza ottomana venuti alla luce, infatti, secondo gli studiosi, erano stati ubicati proprio sopra l’antica scogliera, oggi scomparsa. Una posizione strategica che spesso veniva ricercata dai costruttori genovesi per i possedimenti oltremare (vedi i magnifici resti nella città di Sudak) e che in questo caso avrebbe sfruttato la presenza di costruzioni greche antecedenti.

La fortezza genovese di Sudak – foto di Serhii Zysko
La scoperta sicuramente apre un nuovo capitolo per la storia di Odessa, la cui origine è incerta e per la quale la documentazione si ferma a ritroso fino al XIV secolo. Dal nostro punto di vista, dal punto di vista genovese, è un tassello in più per quanto riguarda la storia del passato della nostra città e dell’importanza che ha avuto per la storia di tutto il Mediterraneo. Oggi la prima parte degli scavi è terminata ma, guerra permettendo, nei prossimi anni potrebbero allargarsi probabilmente regalando nuove sorprese anche per noi genovesi, da sempre ghiotti di quella storia lontana dal sapore di grandezza.
Foto scavi di Andrew Krasnozhon
Foto della fortezza di Sudak – di Serhii Zysko – Opera propria, CC BY-SA 4.0, Link Wikipedia