Emilia Romagna

tra picnic, musica e riflessioni sul mondo del lavoro




La Festa dei Lavoratori si apre con il tradizionale picnic cittadino nel parco di Villa Lodi Fè, uno spazio suggestivo in stile inglese, caratterizzato da forme morbide e ondulate che si snodano tra alberi e boschetti, incorniciando un edificio dei primi del ’900 in stile eclettico, arricchito da contaminazioni art nouveau. Il picnic prenderà il via già dal mattino, a partire dalle 9, e sarà un inno alla convivialità e al piacere di stare insieme all’aria aperta, tra musica e intrattenimento per tutti. In una cornice così speciale, si potrà iniziare la giornata con una colazione a base di torte e biscotti, disponibili anche in versione vegana. Chi vorrà, potrà portare coperte e plaid per stendersi sul prato e gustare le tante specialità proposte dai food truck presenti, con un’offerta che spazia dai piatti di mare e di terra ai menù vegani, senza dimenticare piadine, cassoni e l’immancabile fava e pecorino, tradizionale piatto del Primo Maggio e simbolo di buon auspicio per l’arrivo della bella stagione. Il programma gastronomico accompagnerà l’intera giornata, proseguendo fino alla sera con cocktail e apericena.


La festa sarà resa ancora più vivace dalla musica: dj set e concerti dal vivo di gruppi locali animeranno il pomeriggio, che sarà impreziosito anche dall’esibizione di Veronica Severi con spettacolari performance di acrobatica aerea su tessuti. Per i più piccoli sarà organizzato un laboratorio per scoprire i segreti di questa affascinante disciplina.


Ampio e variegato anche il programma dedicato ai bambini, che potranno partecipare a laboratori per imparare a preparare la piadina, lasciarsi incantare dalle gigantesche bolle di sapone del simpatico Nonno Bolle e divertirsi con lo spettacolo di magia del Mago Ernesto.


L’intera giornata sarà scandita da iniziative pensate per tutte le età, offrendo a tutti l’occasione di rilassarsi, divertirsi e godere della natura, trascorrendo un Primo Maggio indimenticabile in compagnia di famiglia e amici.


Primo maggio: il lavoro tra storia e presente


La festa dei lavoratori prosegue alle ore 18:00 con “La buga. Storia di un minatore” alla Granturismo, seguita dall’incontro pubblico con Oliviero La Stella e Vincenzo Colla.


In occasione del Primo maggio, dopo il picnic cittadino nel parco di Villa Lodi Fé, Riccione dedica un doppio appuntamento alla riflessione sul mondo del lavoro, la sua evoluzione storica e le sue sfide attuali. L’iniziativa è promossa dal Comune di Riccione in collaborazione con Riccione Teatro, associazione sempre attenta alla memoria storica, all’impegno civile e all’innovazione artistica.


Alle ore 18:00, alla Granturismo (ingresso libero), la compagnia La Gattuta/Rinaldi presenta “La buga. Storia di un minatore”, studio per uno spettacolo che indaga sul tema del lavoro, sulle sue condizioni e sul rapporto tra rischi e necessità economica. Per affrontare l’argomento la compagnia ha scelto di avvalersi di storie passate, a volte persino dimenticate: le lotte operaie contro le chiusure di alcune miniere in Italia, da quelle di carbone di Ribolla (GR) e di Sulcis-Iglesiente (SU), fino alla solfatara di Perticara (RN). Queste miniere offrivano lavoro a migliaia di famiglie, tessendo e legando con la comunità abitativa un rapporto indissolubile. Cinema, teatri, scuole, bande musicali, tennis, calcio e filodrammatica erano il risultato di vite vissute a centinaia di metri sotto la superficie, inglobate dal ventre buio e freddo della madre terra, tra segnali acuti di sirena, incidenti e tragici eventi. Il progetto teatrale porta in scena il paradosso del lavoro che da un lato salva dalla fame, ma dall’altro logora e uccide.


La compagnia ha raccolto testimonianze e memorie dall’archivio fotografico (dichiarato nel 2011 patrimonio di interesse storico e culturale dal Ministero dei Beni Culturali) di Mario Rinaldi (nonno di Marco, autore di La Buga), fotografo e minatore della miniera di zolfo di Perticara; dall’archivio storico della CGIL, grazie alla collaborazione con Ilaria Romeo; dai racconti autobiografici di altri minatori. Fondendo narrazione storica e poetica, la compagnia La Gattuta/Rinaldi – composta da Chiara La Gattuta (Palermo, 1992) e Marco Rinaldi (Cesena, 1998) – dà voce a una parte di memoria collettiva che rischia di andare perduta, mentre le musiche originali di Guido Tongiorgi amplificano la forza evocativa di questo racconto di lavoro, sacrificio e comunità.


A seguire, il giornalista-scrittore Oliviero La Stella e il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla sono protagonisti, come già accaduto lo scorso anno, di un dialogo pubblico sul tema del lavoro oggi. In particolare, il dialogo offre l’occasione di riflettere sul cambiamento del lavoro in un contesto di globalizzazione e transizione tecnologica, evidenziando la necessità di tutelare i diritti dei lavoratori e di adattarsi ai nuovi scenari produttivi. 


La celebrazione del Primo maggio diventa così un momento di riflessione collettiva, in cui la memoria storica si intreccia con le sfide del presente. Il racconto di chi ha vissuto il lavoro nei suoi aspetti più estremi, con le sue fatiche e le sue conquiste, offre uno specchio per comprendere il senso del lavoro oggi: non solo fonte di sostentamento, ma elemento di dignità, partecipazione e giustizia sociale. Grazie alla collaborazione con Riccione Teatro, l’iniziativa del Comune di Riccione conferma quindi la centralità della cultura nella costruzione di una coscienza civile.















Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »