Tour, Merlier batte Milan a Chateauroux: Van der Poel in fuga per 174 km, viene ripreso ai 700 metri
CHATEAUROUX – Un Van der Poel a tratti surreale, a tratti commovente, ha rischiato di far saltare i piani dei velocisti nella tappa più facile del Tour de France. Il campione olandese, con il compagno di squadra Rickaert, va via al km 0 e dopo 174 km rischia di chiudere la giornata a braccia alzate in solitaria. La sua azione è stata riassorbita dal gruppo solamente ai 700 metri dall’arrivo, quando poi è partita la volata. A Chateauroux, città tradizionalmente votata allo sprint (Cavendish ha vinto tre volte), arriva la doppietta del belga Tim Merlier davanti a Jonathan Milan e Arnaud De Lie. Netto il successo del campione d’Europa, ma Milan ha pagato lo sforzo dei suoi compagni di squadra nel chiudere sull’azione del duo Alpecin e non ha avuto il treno nel finale. Una tappa destinata ad annoiare, sulla carta, si è trasformata in un grandissimo spettacolo tra gli infiniti campi del Barry e della Cher, su stradoni larghissimi, pianeggianti e riscaldati da una temperatura da Tour. La media, di poco superiore ai 50 orari, è la seconda di sempre al Tour: resiste il record della Laval-Blois del 1999 vinta da Mario Cipollini. Niente da fare per Milan, che manca la doppietta di tappe consecutiva: l’ultimo italiano a riuscirci è stato Alessandro Petacchi nel 2003. Classifica immutata, con Pogacar in giallo. Domani tappaccia nel Massiccio Centrale, con arrivo sul Puy de Sancy: 8 gpm, tutti di seconda o terza categoria, in un 14 luglio che si annuncia davvero epocale.
La cronaca
Per oltre 150 km e tre ore buone di corsa Mathieu Van der Poel e il sup compagno di team, il belga Jonas Rickaert, tengono in scacco il gruppo: vanno in fuga a 174 km dall’arrivo, prima del traguardo volante, guadagnano anche 5 minuti e costringono le squadre dei velocisti a lavorare sin dalle prime fasi. Intanto si ritira Almeida, fondamentale gregario di Pogacar, ma caduto nella tappa del Mur de Bretagne e messo molto male dal punto di vista fisico: la sua mancanza si farà sentire moltissimo per il campione del mondo. Altre cadute, una molto brutta di Zimmermann, e ventagli: non è affatto una tappa banale la più facile, dal punto di vista altimetrico, dell’intero Tour de France. Il vento favorevole spinge la media al limite di 50 km/h. Van der Poel resta solo ai -6, con 33” sul gruppo lanciatissimo e viene raggiunto solo a 700 metri dall’arrivo. E in volata Merlier fa doppietta davanti a Milan e De Lie.