Totti indagato per abbandono di minori: la chat con Ilary Blasi | Il Fatto Quotidiano
“Francesco ho sentito due volte” nostra figlia “stasera e mi ha detto che è a casa da sola da più di due ore perché tu sei a cena fuori. Ma sei impazzito a lasciare da sola in casa una bambina di 6 anni?“. È il contenuto del messaggio WhatsApp, inviato da Ilary Blasi all’ex marito Francesco Totti alle 23:19 del 26 maggio 2023, ora agli atti di un procedimento che vede l’ex campione della Roma indagato per abbandono di minori. Il caso, consumato nel corso della burrascosa separazione, è al centro di una dura battaglia legale che vede Blasi battersi contro la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma.
La vicenda, che si è discussa ieri davanti al Giudice per le indagini preliminari, ha avuto inizio quando Totti e la sua compagna, Noemi Bocchi, erano usciti a cena, lasciando a casa la figlia di Blasi, all’epoca di sei anni, insieme ai due figli di Bocchi (di 9 e 12 anni). Blasi, in quel momento a Francoforte per lavoro, ha chiamato la bambina in video, scoprendo che la tata non era presente. Dopo aver inviato il messaggio al padre, rimasto senza risposta, alle 23:20 la conduttrice ha chiamato sua madre, chiedendole di allertare immediatamente le forze dell’ordine.
La polizia, allertata e giunta sul posto verso mezzanotte, ha trovato la babysitter a casa, e tutto è apparso tranquillo. Proprio su questo si basa la Procura, che ha chiesto l’archiviazione del caso, sostenendo che “non vi è mai stato un reale pericolo” poiché la bambina aveva un telefono, era con fratelli maggiori e la tata era “verosimilmente” disponibile nello stesso palazzo. Tuttavia, la difesa di Ilary Blasi non accetta questa versione e accusa Totti di aver orchestrato un depistaggio. L’avvocato di Blasi, Fabio Lattanzi, ha dichiarato: “Il dato certo è che la bambina è stata abbandonata” e “l’altro dato certo è che la moglie del portiere ha mentito dicendo che era in casa. La domanda è perché ha mentito”. L’accusa sostiene che la tata non fosse a casa e sia stata allertata da Totti, che a sua volta avrebbe ricevuto l’allarme dall’amico Vito Scala, messo in allarme da un dirigente di polizia quando le forze dell’ordine non riuscivano a entrare nel condominio.
Di fronte a queste anomalie, i legali di Ilary Blasi hanno chiesto l’imputazione coatta per Totti e Bocchi, e l’effettuazione di ulteriori indagini, tra cui l’audizione di Vito Scala, per accertare la verità sull’allarme e sulla presenza della tata. Il giudice per le indagini preliminari, Angelo Giannetti, ha ascoltato le istanze delle parti e si è riservato di decidere nei prossimi giorni se accogliere o respingere la richiesta di archiviazione. La battaglia legale tra i due ex coniugi, quindi, è ancora lontana dal concludersi.
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